IL NUOVO MEDICAL DRAMA DELLA FOX
Creare un medical drama dopo l’avvento (e anche la fine, ahinoi!) di Dottor House MD è un’ardua impresa. Il cinismo e la genialità di Greg sono rimasti nel cuore dei telespettatori. La Fox ha cercato per mesi, tra le varie proposte, di trovare un telefilm di genere che prendesse il posto House e tra le varie opzioni varate c’era anche uno show della sceneggiatrice di ER Lisa Zwerling basato sul libro Weekends at Bellevue della dottoressa Julie Holland, e un altro dello sceneggiatore di Law & Order: Criminal Intent Warren Leight, ambientato nel campo dell’etica medica.
Il motivo per cui la rete abbia scelto alla fine di optare per Mob Doctor è sconosciuto anche perché, almeno a prima vista, sembra difficile che quelli scartati possano essere anche peggiori.
The Mob Doctor è la storia della dottoressa Grace Devlin che, oltre ad essere un medico straordinario, stakanovista e che ama i suoi pazienti a livelli stratosferici, lavora anche per la mafia perché se non lo facesse il suo fratellino verrebbe fatto fuori.
Diciamo che la sinossi potrebbe anche essere interessante se uscisse dal personaggio un bipolarismo del medico o un cinismo forte, ma non è così. Innanzi tutto l’attrice che interpreta Grace, Jordana Spiro, è sbagliata: noiosa già dal viso, priva di presenza scenica e di capacità recitative che vadano oltre un’espressione perennemente sofferente che lo spettatore già dopo 15 minuti già non può più soffrire.
Anche la sceneggiatura non è delle migliori, troppo veloce e inconsistente, tanto da svelare subito che Grace ha scelto la carriera medica perché il primo cadavere che ha visto è quello del padre, un ubriaco malvivente, e oltre a non farle paura ha anche visto la sua morte come una liberazione. Bene, niente di nuovo ma bene? Però possibile che neanche questo trauma sia riuscito a rendere la Dottoressa Grace un tantinello più stronza e interessante?
(26 settembre 2012)