Il Comandante e la Cicogna: recensione film

SOLDINI DIRIGE UN’IRONICA COMMEDIA SULL’ITALIA ALLA DERIVA

il comandante e la cicogna locandinaGENERE: commedia

DATA DI USCITA: 18 ottobre 2012

VOTO: 3 su 5

Corruzione della politica, raccomandazioni sul lavoro, ingiustizie sociali. Sono principalmente questi i temi di attualità con i quali i telegiornali e i quotidiani ci fanno confrontare ogni giorno, e sono principalmente questi i problemi per i quali tanti italiani scendono in piazza a manifestare da giorni. Silvio Soldini torna dietro la macchina da presa con Il Comandante e la Cicogna, per raccontare come gli abitanti del Bel Paese affrontino le difficoltà che la società contemporanea crea a vantaggio di pochi. Il regista riesce a portare sul grande schermo una commedia che tratta un argomento così complesso in modo semplice, divertente, ironico e allo stesso tempo anche profondo.

La storyline vuole il parallelismo tra le vicende di due personaggi principali, Leo e Diana, le quali si incrociano per pura coincidenza di vita. Leo, padre single che di professione fa l’idraulico, incontra Diana, un artista con difficoltà economiche, nello studio di avvocati Malaffano. La vita li ha portati in quel posto nello stesso momento, lei per un lavoro, lui per un aiuto legale. Ma nei 108 minuti del film, impareremo a conoscere anche i figlio adolescenti di Leo, Elia e Maddalena, la moglie Teresa, l’aiutante cinese Fiorenzo e il proprietario di casa Amazio.

Nonostante la trama sembri essere contorta e complicata, Soldini pensa ad un filo conduttore insolito e geniale: le statue, quei monumenti ai grandi nomi del passato italiano che da secoli guardano dall’alto ciò che succede nelle città. Anche per Garibaldi, per Verdi e figuriamoci per Leopardi, la situazione nazionale è preoccupante, ma ciò non toglie che la speranza sia l’ultima a morire soprattutto quando c’è la volontà e la consapevolezza che le circostanze possono essere cambiate. Questa situazione surreale, nella quale le statue si ritrovano a parlare, ha portato alla creazione di una commedia fantastica ma con i piedi ben saldi nella realtà.

La combinazione di un musical con elementi stravaganti e la commedia all’italiana risulta essere vincente anche perché, nonostante ciò, ci si riesce ad immedesimare nei personaggi che di volta in volta vengono analizzati. Questo anche grazie ad un cast che raccoglie alcuni dei più grandi nomi del cinema italiano attuale – della troupe fanno parte Valerio Mastrandrea, Alba Rohrwacher, Giuseppe Battiston, Claudia Gerini e Luca Zingaretti – e la fotografia di Ramiro Civita, la scenografia di Paola Bizzarri e le musiche curate dalla Banda Osiris, con un tributo di Vinicio Capossela.

 

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