Romafictionfest: speciale web series

NON SOLO SERIE TV ALLA KERMESSE ROMANA

Si sono spente ieri sera, con la serata delle premiazioni, le luci sul Pink Carpet del RomaFictionFest che quest’anno ha avuto un grandissimo successo di pubblico.

Tra fiction, mini serie televisive e serials provenienti dall’Italia ma anche dal resto d’Europa e d’Oltreoceano un’attenzione particolare c’è stata per le web series che nate nel 1997 stanno riscuotendo ora, specie tra i giovanissimi, un grandissimo successo.

Ma diamo uno sguardo ravvicinato alle web serie che nella settimana appena conclusa sono state presentate al RomaFictionFest.

#ByMySide: in onda da marzo scorso sul canale youtube la serie parte da un incipit molto semplice: Teo, Sparo e Bozo, aspettano per tutta una lunga notte il ritorno del loro cantante Flippo misteriosamente sparito mesi prima. Su questo incipit si basano le vicende di #ByMySide, senza dubbio uno delle web series italiane più interessanti del momento. Creata da Flavio Parenti e con la partecipazione di Pier Luigi Pasino, Matteo Alfonso e Jacopo Maria Bicocchi, la serie racconta il disagio della generazione di trentenni di oggi, offrendo suggestioni di beckettiana memoria miscelate ad un’atmosfera cupa e misteriosa che appassiona lo spettatore. Questo progetto si distingue dagli altri numerosi esemplari di web serie poiché nasce sì dal desiderio di farsi conoscere in rete e sfruttarne la capacità di amplificazione, ma soprattutto dalla voglia di sperimentare mescolando forme classiche, come il teatro, a canali nuovi.

3 Cousins: in onda dal 29 maggio scorso sul canale youtube La storia è quella di 3 cugini: Nicole (Carlotta Morelli) è una giovane dj lesbica (“I love sushi, soffice e delicato” è il suo ambiguo grido di battaglia). Passa da un letto a un altro, ha già 42 ragazze nel suo carnet di conquiste e punta sempre più in alto sentendosi intoccabile. Una sbruffona padrona del mondo che impedisce a chiunque di capirla davvero. Flaminia (Sara Zanier) è sua sorella maggiore. Dirige “Tres Jolie & Co.”, la rivista di famiglia, e si mantiene sempre un passo indietro dalla responsabilità e dalla relazioni sociali. È gelida, scostante e giudica la vita degli altri tra un caffè bollente e l’altro. Le due ragazze provengono da una buona famiglia, i De Luca, ma ne combinano una dopo l’altra. Il terzo cugino è Gabriele (Alessandro Mancini), un aspirante attore di ritorno dalla frenetica Los Angeles. Ipersensibile e divertente, Gabriele tenta ogni provino ma viene sempre battuto dal collega Filippo. La serie è firmata Dark Vigo, produzione indipendente italo americana; la regista e produttrice è invece Greta Paola Gallone, proveniente dal cinema indipendente realizzato a Los Angeles, all’ombra delle colline di Hollywood.

Babbala e il ragazzo Idiota: andrà in onda su flop tv quest’autunno la nuova web serie che vede come protagonista Maccio Capatonda. Dieci episodi che hanno per protagonisti uno scimmione (Maccio Capatonda), un idiota (Herbert Ballerina) e un busto umano (Ivo Avido). 

L’avvincente storia vede Herbert Ballerina nei panni di un giovane dall’espressione non proprio sveglia il quale si ritrova ad affrontare mummie, alieni, una donna cesso e molti altri scagnozzi del terribile Busto Arsizio, che per metà corpo è interpretato da Ivo Avido. Per fortuna il primo, demente e pauroso, ha una super amico dalla sua parte o meglio, una montagna di peli che nasconde un cuore d’oro.

Egoisti Anonimi: demenziale e divertente la web serie della Control che parte con la presentazione di uno specialista che, proprio mentre sta per prepararsi alla prima lezione contro le sessodipendenze, riceve una chiamata che manda a monte tutti i piani. La reazione è delle più spassose. Soprattutto nel momento in cui il tutor ricorda a chi è al telefono che fare da supporto ai coprofagi è stato estremamente duro. La serie si basa sull’idea che uno specialista farebbe di tutto pur di arrivare a curare delle donne sessodipendenti. Un po’ come quando, da piccoli, tutti desideravano fare i ginecologi. L’obiettivo? Ammazzare gli egoismi tipici delle coppie.

Fable Girls: è un progetto dello studio The Lab che in ogni puntata ci fa vedere che fine hanno fatto le eroine delle favole più conosciute. A metà tra il servizio fotografico e lo storytelling, l’idea permette allo spettatore di improvvisarsi a fratello Grimm: è proprio il fruitore a scegliere i dialoghi (inserendo didascalie), la soundtrack, i tempi e le pause del racconto, creando così ex novo una favola personalizzata.

Flep The Series – 2° stagione: torna su webseries tv Flep il web show che parla della precarietà nel mondo del lavoro tramite le vicende di Luca un giovane neolaureato viene preso da un’importante azienda ma il suo compito sarà fare le fotocopie in una minuscola stanzina dove il suo unico amico diventerà proprio la fotocopiatrice multifunzione FLEPSON XT4400, meglio conosciuta come FLEP. Nuovi personaggi ruoteranno intorno ai battibecchi dello stagista Luca e della sua fotocopiatrice Flep ma non solo. La serie infatti è stata scritta tenendo presenti i suggerimenti che gli utenti della rete avevano esposto nel corso della prima stagione e il risultato è un prodotto più maturo, fresco e dinamico. Non solo nuovi personaggi quindi, ma nuovi sketch e nuove ambientazioni per la serie oltre alla presenza di numerose guest stars come il gruppo vocale Kea, Valerio Di Benedetto (già presente in The Pills e altre famose webseries), Michele Di Vito e Leonardo Castellani. Creata da Riccardo Riande con la collaborazione di UniromaTV, prodotto dalla RayProduction e Simone Ruggieri che ne è anche il regista,.

 

H+: già presentata al comicon di Sandiego e visibile su youtube dallo scorso 8 agosto è una serie prodotta da Bryan Singer, il regista de I soliti sospetti, i due X-Men e l’imminente Jack and the giant killer che fonda le sue basi sul genere sci-fi e robotico: un chip che  tiene tutti connessi e rende la realtà un’immenso social network dove tutti possono sapere o scoprire tutto di ognuno.

 

Hausband 2: un net-cult a tematica queer diretto da Jeff Greenstein, premio Emmy nel 2000 come coproduttore di Will & Grace. Con un tono divertito e ironico, “Husbands” racconta le vicende di una coppia gay composta dall’attore effemminato Cheeks (Brad Bell, presente sul red carpet a Roma, anche sceneggiatore insieme a Jane Espenson) e dall’atletico giocatore di baseball Brady (Sean Hemeon). I due si ritrovano sposati dopo sei settimane di fidanzamento e un weekend ad alto tasso alcolico a Las Vegas ma vorrebbero subito divorziare per le divergenze caratteriali. Particolarmente entusiasta si è rivelata la critica ufficiale: per LA Weekly “ha le migliori qualità di una sitcom da prima serata” e il prestigioso New Yorker ha dedicato a Husbands la prima (e lusinghiera) recensione in assoluto di una web serie.

 

Mafia University: Si tratta della prima web serie prodotta da RaiLab in fase del tutto sperimentale. A proposito di ciò, si è discusso in sala su come mai la Rai abbia deciso di dedicarsi ad un prodotto diverso rispetto ai prodotti più tradizionali come le fiction o le mini-serie tv.

 

Next Stop: prodotta da Inmediarec, una giovane produzione romana la web serie è composta da sei puntate sul mondo sotterraneo del trasporto pubblico: lontano da occhi indiscreti un gruppo anonimo sta lavorando al progetto segreto Next Stop per realizzare un’utopia ovvero la quarta linea metropolitana della città di Roma.

 

The Pills: online dal novembre del 2011 la webserie tratta con ironia temi come la precarietà e il rapporto con le tecnologie. The Pills non ha una vera trama e, seppure non siano infrequenti ricorsi narrativi, la gran parte degli episodi sono degli stand-alone. Ogni puntata viene recitata in un piccolo numero di ambienti diversi.

 

Soma: sempre dal canale youtube è tratta un racconto diverso dalle solite serie, che sposa ecologia, thriller e fantascienza, attraverso la storia di Emilio, interpretato da Emilio Vacca, un fotografo professionista dalla vita perfetta, che al ritorno da un viaggio in Sudamerica si ritrova diverso, quasi mutante, lacerato tra l’affiorare di irrefrenabili bisogni primari, quali luce e acqua, che fanno emergere la sua parte più istintiva, più animale, e la paura di questa diversità, del male che può arrecare agli altri. Dal disagio la fuga, il vivere b

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