A FEBBRAIO INIZIANO LE RIPRESE DELLA NUOVA FICTION SKY DAL TITOLO 1992 SU MANI PULITE
Gli anni 90, per molti un periodo da ricordare per altri da dimenticare, per i più giovani è storia di cui sanno poco, probabilmente per sentito dire dai familiari o da qualche documentario televisivo di approfondimento. Politicamente parlando per la storia del nostro paese è stato un momento di svolta, decisivo per la sorte di meccanismi che ormai si erano arrugginiti e usurati.
Ora Sky ha deciso di raccontare gli anni dell’inchiesta che travolse il mondo della politica e della finanza italiana, che in molti ricordano con il volto di Antonio Di Pietro o delle mani alzate, le famigerate “mani pulite”, espressione che ancora oggi viene utilizzata per ricordare quel periodo che ebbe inizio venti anni fa.
1992 è il titolo della serie tv su Tangentopoli diretta da Giuseppe Gagliardi, che ricorderete dietro la telecamera di Tatanka, il film tratto dal libro di Roberto Saviano, e che andrà in onda per cinque serate su Sky.
Le riprese dei dieci episodi inizieranno a febbraio e si svolgeranno per quattordici giorni tra Roma e Milano, ma ancora non si sa molto né del cast né del punto di vista in cui i fatti verranno mostrati al pubblico. Quello che la produzione Wildside segue è il filone della storia recente del nostro paese che in questi ultimi tempi abbiamo visto sul grande schermo con film come Romanzo di una strage e Diaz. Anche in questo caso la politica e la corruzione sono protagonisti assoluti per quello che già da ora immaginiamo potrebbe diventare motivo di polemiche e dibattiti televisivi.
L’unico dato certo è che Gagliardi partirà dai fatti realmente accaduti per raccontare le storie dei protagonisti di 1992. Realtà e finzione in questi casi vedono una linea di confine molto labile e speriamo che a prevalere sia la prima in modo che la storia, quella vera, venga raccontata anche alle generazioni che non hanno vissuto quel periodo e in modo che la televisione possa essere utile come strumento di approfondimento della conoscenza e della comprensione della nostra (incomprensibile) politica, e non solo un contenitore di polemiche vane e, in certi casi, inutili.
(24 Ottobre 2012)