LE NOVITÀ DI QUESTA SETTIMANA DIMOSTRANO CHE IL BUON CINEMA ESISTE ANCORA
Riflettendo sulle uscite in sala di ieri, 25 ottobre, si noterà che le novità cinematografiche questa settimana sono molto diverse dai weekend passati. La sfumatura che si coglie, riguarda il tipo e il genere di film che sono stati proposti ieri: prodotti italiani, prodotti vincitori di festival internazionali, prodotti del buon cinema d’animazione. Il fatto che si debba notare una cosa del genere, fa capire la situazione del panorama cinematografico internazionale e nazionale.
È cosa nota che determinati titoli di film, solo perché distribuiti da grandi case di produzione, solo perché del cast fanno parte quello o quell’altro attore del momento, solo perché il regista è di fama mondiale, attraggano pubblico che si siede sulle comode poltrone delle sale a scatola chiusa. Un esempio su tanti: Ted. La commedia di Seth MacFarlane, nonostante la volgarità e l’idiozia, ha nettamente sbancato il botteghino italiano e di mezzo mondo.
Ora: per quale motivo gli italiani dovrebbero preferirlo ad una commedia all’italiana, dalla trama non originale a tal punto – se così vogliamo definirla – ma divertente egualmente? Il problema è che siamo un popolo di esagerati, preferiamo risate demenziali alla poeticità di un film quale potrebbe essere Amour, o alla drammaticità di un Io e Te. Ma questa non vuole essere una polemica, né tanto meno un accusa: stiamo semplicemente analizzando un comportamento sociologico.
Lo stupore delle opere in sala questa settimana deriva proprio da questa tendenza che stiamo avendo, nel prediligere risate e prodotti internazionali e di successo, alla qualità. Il che non sempre è una cosa sbagliata, in fin dei conti, parliamoci chiaro, de gustibus. Ne deriva però, una conseguente problematica enorme per l’industria cinematografica.
Non è un segreto infatti, che le distribuzioni dei film puntino sugli incassi, e che quindi scelgano di distribuire quel film che potrebbe avere successo a discapito di un altro, leggermente più di nicchia. A meno che non siano firmati da grandi nomi del settore, quali Bertolucci, o che non abbiano vinto al Festival di Cannes 2012, vedi Amour, difficilmente due perle del genere avrebbero trovato distribuzione.
Il discorso in sostanza è questo: andate al cinema a vedere ciò che ispira, ciò che vi piace; ma lasciatevi anche consigliare opere di grande valore e merito. Ne vale la vostra cultura! Dal canto nostro possiamo dirvi che non ve ne pentirete, e nel caso, vai con gli insulti!!
V.V.