INIZIA OGGI LA 30ESIMA EDIZIONE DEL TORINO FILM FESTIVAL. SCELTO COME FILM D’APERTURA “QUARTET” DEL NEO-REGISTA DUSTIN HOFFMAN
Nonostante sia uno degli attori più celebri di tutto il mondo, Dustin Hoffman ha atteso anni, a differenza di molti suoi colleghi, prima di mettersi dietro la macchina per realizzare un film. E Gianni Amelio, direttore del 30TFF, non si è lasciato sfuggire l’occasione di portare Quartet al Torino Film Festival. Del resto si sa che il Festival sotto la Mole Antonelliana cerca di promuovere autori all’opera prima, seconda o al massimo terza, poco importa se alla voce regia c’è il nome di Dustin Hoffman: l’importante è mantenere intatto lo spirito della kermesse torinese.
Ed è proprio Quartet che apre oggi la 30esima edizione del Torino Film Festival con la serata di inaugurazione che si svolgerà come di consueto presso l’Auditorium Giovanni Agnelli presso il Lingotto.
Dustin Hoffman, classe 1937, esordisce nella regia con una commedia piena di humor, rimpianti, battibecchi, eccentricità, scritta da Ronald Harwood (Il servo di scena, Il pianista, Lo scafandro e la farfalla). Il film è ambientato in Inghilterra, in una casa di riposo per cantanti lirici e musicisti, dove si ritrovano amici, ex colleghi, ex rivali, ex coniugi. La pellicola ovviamente si avvale di istrioni strepitosi: Maggie Smith, Tom Courtenay, Billy Connelly e Pauline Collins.
Nella prima giornata del Torino Film Festival sono stati presentati alla stampa anche due film in concorso, ovvero il primo dei tre film italiani in concorso Smettere di fumare fumando di Gipi e The Liability di Craig Viveiros, e due film della sezione Rapporto confidenziale: Come out and play di Makinov e Compliance di Craig Zobel.
Smettere di fumare fumando è un lavoro ibrido, film documentario indefinibile e vulcanico come il suo autore, ovvero Gianni Pacinotti, alias Gipi. “Devo pensare alle cose che mi piacciono. Non devo pensare al cinema” ha commentato l’autore dopo aver realizzato il suo primo film, L’ultimo terrestre, ed è proprio dal set cinematografico della sua opera prima che nasce questo nuovo progetto dal titolo ironico e provocatorio. Si tratta di un diario, in cui si cerca di spiegare come passare da 40 sigarette al giorno a zero. Acido, ironico, anarchico, Gipi ha pensato al suo film come ad una scommessa ed è stato girato come se fosse un combattimento.
Molto meno innovativo, almeno nel modo di raccontare l’altro film in concorso, ovvero The Liability di Craig Viveiros che racconta la storia di un diciannovenne spedito dal patrigno malavitoso a far da autista a un sicario silenzioso e meticoloso, per imparare i rudimenti del mestiere: ma le cose non vanno lisce. Noir-pulp laconico e crepuscolare, venato da un black humor tutto british, e con finale aperto a una paradossale speranza. Nel cast di The Liability ci sono un sempre straordinario Tim Roth (l’imperturbabile killer) e Peter Mullan (il perfido patrigno).