LA RIVOLUZIONE È ALLE PORTE, MA QUALE IL SUO PREZZO?
Più del 50% delle sale italiane, ormai, si sono rimboccate le maniche e sono passate al digitale abbandonando la cara e vecchia pellicola. Siamo decisamente indietro rispetto agli stati d’oltralpe che ormai hanno il 90% dei cinema che sfruttano il nuovo sistema di proiezione, ma la crisi anche in questo frangente si sente, soprattutto calcolando che il prezzo del nuovo proiettore varia dai 50 ai 90 mila euro.
Non rimane molto tempo, però, infatti dal 1 gennaio 2014 i lungometraggi verranno distribuiti unicamente nel nuovo formato.
Ma quali sono i pro e quali i contro di questa “rivoluzione digitale”?
Innanzitutto uno dei lati positivi è il notevole risparmio nella distribuzione dei film, quindi una conseguente variazione della proposta che è anche dovuta alla possibilità di una distribuzione digitale attraverso connessioni broadband. Altra nota positiva concerne la più banale risoluzione del lungometraggio e la totale assenza di problemi tecnici quali inceppamento della pellicola o fastidiose sfocature.
I contro, nonostante lo Stato ha previsto dei crediti di imposta fino al 30% per gli ammodernamenti e alcune regioni qualche aiuto in più, sono proprio i costi visto che i gestori di sala si dovranno, appunto, confrontarsi con un lungo ammortamento di ogni costo sostenuto nella speranza che il pubblico sia abbastanza.
Ovviamente il futuro di alcune sale che non fanno parte di grandi circuiti è a rischio specialmente perché molte di esse hanno già affrontato costi notevoli per aumentare gli schermi cercando di stare al passo con i colossi per quanto riguarda l’offerta dei film. È probabile che questa rivoluzione porterà molti cinema “minori” a chiudere i battenti senza contare che con la velocità a cui la tecnologia legata agli audiovisivi non sarà lontana una prossima, grande rivoluzione.
Tra poco più di un anno la pellicola sarà passato ma non è detto che il digitale sarà ancora per molto futuro ma è certo che molte delle sale che sono il nostro presente non ci saranno più.