DAL SUO ROMANZO LO SPLENDODO FILM DI FRANCIS FORD COPPOLA
Avrebbe compiuto oggi 165 anni Abram (Bram) Stoker, colui che è forse da considerare il papà di Dracula essendo stato l’autore del miglior romanzo scritto sul Conte dal quale è stato tratto l’omonimo film di Francis Ford Coppola.
Stoker probabilmente fin dalla sua infanzia aveva in mente di scrivere un romanzo horror avendo passato la maggior parte del suo tempo in un letto per una malattia fortemente debilitante. La sua guarigione fu miracolosa: la resurrezione è alla base del “suo” Dracula.
Durò 7 anni di gestazione la sua opera che venne pubblicata nel 1897. Tutto nacque da un incontro tra lo scrittore e un professore ungherese Arminius Vambery, il quale gli aveva raccontato la leggenda del principe rumeno Vlad Tepes Dracul, detto anche ”l’impalatore”. Personaggio che Stoker trasformò nel Conte Dracula, il protagonista del suo racconto, che a sua volta ha ispirato una lunghissima serie di film e di opere teatrali. Bram Stoker morì a Londra, dove è sepolto, il 20 aprile del 1912.
Tra le varie opere dedicate al personaggio reso noto dalla penna dell’autore il film di Francis Ford Coppola del 1992 è sicuramente quella più degna di nota. Già dal titolo originale Bram Stoker’s Dracula la pellicola vuole sottolineare la fedeltà al romanzo dello scrittore inglese, anche se il film si differenzia in molti modi dal libro. Coppola non voleva dare al Conte la banale caratteristica di creatura mostruosa così decide di renderlo umano tramite la capacità di amare e dando la motivazione del suo essere una creatura dannata alla rinnegazione di Dio in seguito al suicidio della moglie. Nel romanzo, invece, non sono noti i motivi della dannazione ma quelli dati da Coppola sono talmente belli e profondi che forse, oggi, Stoker gli darebbe ragione.
(8 novembre 2012)