UN CORTO PER DENUNCIARE L’ EFFETTO DEL CARBONE SULLA NOSTRA SALUTE
Spesso il mondo del cinema usa il suo potere mediatico per sposare delle giuste cause. Negli USA è prassi normale mentre qui in Italia ancora non si sfrutta la potenzialità del grande schermo per far arrivare alla massa notizie sconvolgenti.
Qualcosa si è finalmente smosso però, come testimonia il cortometraggio di Mimmo Caloprestri che, sposando la causa di Greenpeace, insieme ad altri grandi attori ha denunciato la potente, e omicida, multinazionale Enel.
Un corto di quattro minuti dove Alessandro Haber, Paolo Briguglia, Pino Quartullo e Sandra Ceccarelli, con la musica dei Subsonica, raccontano una verità spaventosa: Le centrali a carbone dell’Enel causano una morte prematura al giorno, come ricorda il titolo Uno al Giorno.
Una notizia che dovrebbe far pensare parecchio, non solo per le evidenti cause di salute, testimoniate benissimo nel filmato dal regalo di Haber, figura misteriosa e pericolosa, ma anche economiche: Enel sta disinvestendo sempre di più qui in Italia, dove costruisce solo fabbriche inquinanti e pericolose, che causano nel nostro bilancio danni da 1.8 miliardi di euro. (fonte Greenpeace)
Quello proiettato è un corto intenso, che vuole fare il verso alla commedia all’italiana e ai tanti spot che vediamo in tv, che Greenpeace confida di diffondere viralmente sul web ma non solo. L’idea sarebbe quella di mandarlo nei circuiti cinematografici, prima dei trailer iniziali, per riuscire a sensibilizzare sempre più persone. Alcuni hanno già dato la loro disponibilità ma la sfida è difficile, non tutti vogliono mettersi contro le multinazionali. Ma la sfida ormai è cominciata, speriamo che a rimetterci non sia la nostra salute.
(9 novembre 2012)