IL CORAGGIO DI DUE STORIE DI FORZA E AMICIZIA NEL LUNGOMETRAGGIO DI PAOLO BIANCHINI
GENERE: drammatico
DATA DI USCITA: 15 novembre 2012
È un film di denuncia quello di Paolo Bianchini, Il sole dentro. Un film che denuncia la situazione dei bambini africani tramite la storia di Yaguine e Fodè due piccoli guineani che nel 1999 riuscirono a partire nascondendosi nel vano del carrello di un aereo diretto a Bruxelles per consegnare una lettera ai grandi del mondo. Una lettera firmata idealmente da tutti quei bambini privi di cure, cibo e istruzione che cominciava così “Alle loro Eccellenze i membri e responsabili dell’Europa”: quelle parole non arrivarono mai a destinazione, morirono nella gola dei due piccoli eroi che furono ritrovati privi di vita e abbracciati.
La tragica retorica che il lungometraggio di Bianchini avrebbe potuto nascondere nelle sue scene viene spazzata via dal racconto parallelo a quello di Yaguine e Frodè che vede come protagonisti della vicenda di Thabo, tredicenne che cerca di tornare nel suo villaggio natio, N’Dola, accompagnato dall’amico Rocco dopo essere stati vittime del mercato nero del calcio, realtà crudele di cui si sa poco e nulla, ma che miete vittime ogni giorno tramite l’abuso di un sogno che se finisce nelle mani sbagliate, come quelle dell’allenatore senza scrupoli, diviene incubo.
Dall’Africa si scappa e all’Africa si torna quando lo sfruttamento e la distruzione della speranza avviene proprio in quell’Europa che non da risposte neanche ai suoi abitanti. La poetica regia di Bianchini riesce ad amalgamare perfettamente queste storie di viaggi e di amicizia: il lungo percorso di Thabo e Rocco che, con il loro pallone e il bagaglio di una giovane esistenza priva di affetti, attraversano controcorrente quell’enorme deserto trovando pace proprio in quel continente, l’Africa, che pace sembra non trovare mai, e nelle organizzazioni umanitarie che nel film hanno il volto di Angela Finocchiaro, rende palese che quel triangolo al centro della terra del mondo è l’ombelico. E può essere anche la salvezza di chi ha la sfortuna di nascere nella parte sbagliata di quello che terzo mondo non è considerato.