GENOVESE RITORNA SUL GRANDE SCHERMO CON UN NUOVO FILM CORALE CHE FESTEGGIA IL NATALE
GENERE: commedia
DATA DI SUCITA: 29 novembre
“La famiglia perfetta non esiste” e forse il Natale, ormai alle porte, è il momento in cui percepisce questa realtà, a prima vista triste, più probabilmente reale. La famiglia è un insieme di persone che non si sono scelte, unite da un legame di sangue che la cultura sopravvaluta e che le festività natalizie obbligano a palesare.
Leone (Sergio Castellitto) è un ricco cinquantenne che decide di investire dei soldi per affittare una compagnia teatrale che interpreti la famiglia che non ha mai avuto durante la notte di Natale: Fortunato, capocomico, fa la parte del fratello di Leone, Carmen (Claudia Gerini), moglie nella “realtà” di Fortunato, ha il ruolo della dolce metà del ricco solitario, Sole (Carolina Crescentini) è la compagna di Fortunato, l’anziana ex diva Rosa (Ilaria Occhini) è la madre, i giovani Luna (Eugenia Costantini) e Pietro (Eugenio Franceschini) sono i figli, insieme al piccolo Daniele (Giacomo Nasta), che però sulle prime Leone decide di rimpiazzare con un altro giovanissimo attore (Lorenzo Zurzolo). Per assicurarsi il compenso ogni attore deve recitare la parte scritta da Leone, ma spesso capita che lui cambi le carte in tavola.
Paolo Genovese porta sul grande schermo una commedia definita dallo Sergio Castellitto Italienne, ovvero una perfetta simbiosi tra la commedia all’italiana, quella legata molto alla terra di provenienza e all’accento, e quella francese che invece tende a soffermarsi sui chiaro scuri della borghesia. Il regista, dopo il successo di Immaturi, punta di nuovo su un film corale egregiamente interpretato da ogni componente del cast che è una lunga, forse troppo per colpa di scene non del tutto funzionali film, riflessione sulla solitudine e il rimpianto ma anche una dichiarazione d’amore al mestiere dell’attore.
Interessante vedere come la pellicola, entrando dentro sia al mondo della famiglia che a quello di una compagnia teatrale riesca a mettere in evidenza i nodi di rapporti tra persone che sono, in entrambi casi, a volte forzatamente aggregate.
Nato, per stessa ammissione dell’autore dall’idea già sviluppata in Familia di Fernando Leon de Aranoa, Una famiglia perfetta è l’ideale film di Natale abbastanza lontano dai moralismi tipici del periodo eppur vicinissimo, soprattutto nel finale, all’essenza di questa festività.
“La felicità non si compra. Si affitta” è il claim di questa pellicola che al di sopra di ogni cosa sottolinea quanto, spesso, la famiglia che la vita ti fa scegliere è più reale di quella con la quale si ha in comune solo il sangue nelle vene.