DAL ROMANZO DI FRANCIS SCOTT FITZGERALD AL LUNGOMETRAGGIO CON LEONARDO DI CAPRIO.
“James Gatz: era questo il suo nome vero, o almeno quello legale. Lo aveva cambiato a diciassette anni, nel momento in cui ebbe inizio la sua carriera: quando vide lo yacht di Dan Cody gettar l’ancora nella secca più insidiosa del Lago Superiore”
America, anni 20, intorno tanto jazz, sfarzo e molta criminalità: è questo il contorno in cui le vicende di Jay Gatsby vengono raccontate dal suo vicino scrittore Nick Carraway. Definito da T.S. Elliot “il primo passo in avanti fatto dalla narrativa americana dopo Henry James”, Il grande Gatsby, romanzo del 1925, è il ritratto più acuto e intelligente della tragedia del mito americano portato all’eccesso. L’autore, Francis Scott Fitzgerald, fa raccontare a uno dei suoi personaggi tutta la vicenda del protagonista attraverso la tecnica narrativa dello scorcio nella quale la fisicità, i gesti e dialoghi dono il perno dell’intero romanzo.
La prima trasposizione cinematografica del romanzo è del 1929 ed è andata persa. La regia era di Herbert Brenon. Nel 1949 fu Elliot Nugent a girare la secondo versione per il cinema ma il successo sul grande schermo arrivò solo nel 1974 con la terza trasposizione dell’opera di Fitzgerald che è stata vincitrice di 2 premi Oscar e un Golden Globe e diretta da Jack Clayton che ha scelto come protagonisti Robert Redford e Mia Farrow. Il film, grazie anche alla sua lunga durata, è riuscito a mantenere un attaccamento al romanzo, trovando in questo la sua forza.
Il prossimo 10 maggio uscirà nelle sale statunitensi la quarta versione per il cinema di Il grade Gatsby diretta da Baz Luhrmann ed interpretata da Leonardo DiCaprio, Carey Mulligan e Tobey Maguire. Il lungometraggio è costato ben 127 milioni di dollari.
Lo slittare dell’uscita della pellicola, inizialmente prevista per il 25 dicembre 2012, per motivi non specificati (ma che andrebbero ricondotti secondo fonti interne all’enorme budget preteso da Luhrmann, mentre il regista ha dichiarato che il ritardo è da attribuirsi alla grande mole di lavoro richiesto dalla colonna sonora, composta da brani firmati “dai più grandi artisti contemporanei), i nomi del cast e la regia hanno reso questo film uno dei più attesi del prossimo anno.