ECCO UNA TOP TEN DEI MIGLIORI LUNGOMETRAGGI DEDICATI ALLE FESTE IN ARRIVO
Natale: famiglia, parenti, regali da scambiare per poi cambiare o riciclare, grosse mangiate ma anche coperte e, per chi può, totale relax. Ed è in quel del totale relax che spesso la tv o i vecchi dvd diventano amici o compagne di fredde serate illuminate dalla moltitudine di addobbi fluorescenti. Ed ecco una lista dei 10 migliori film da vedere, rivedere e poi guardare ancora in queste sere e in questi giorni di amici, parenti, tombole e torroni.
10) I gremlins uscito nel 1984 e idolatrato da pubblico e critica per avere in sé una perfetta sintonia tra comedy e horror il film è sicuramente da annoverare tra quelli più belli da rivedere durante le festività natalizie. Per festeggiamenti eversivi.
SINOSSI :Un inventore trova uno strano animaletto in un negozio di cianfrusaglie e decide che sarebbe un perfetto regalo di Natale per il figlio. Viene avvisato della necessità di seguire delle piccole regole: mai bagnarlo e mai dargli da mangiare dopo mezzanotte. Il figlio trasgredisce le regole inavvertitamente, dando vita ad un numero elevatissimo di piccoli mostri che mettono a soqquadro tutta la città.
9) The family man è un film che fa proprio uno dei sentimenti, meno retorici, ma più veri del Natale: il rimpianto. Un uomo che ha tutto grazie a un atto di generosità vede come sarebbe la sua vita se avesse fatto altre scelte propendendo per i sentimenti e non per il successo. Per festeggiamenti con pentimento.
SINOSSI: Jack Campbell è un brillante, ricchissimo finanziere, che vive in un lussuoso attico, viaggia in Ferrari, cambia donna ogni sera. Ma la mattina di Natale Jack si sveglia in una modesta casa del New Jersey, accanto a Kate, la sua fidanzata ai tempi del liceo, ritrovandosi padre di due marmocchi. Insomma per uno strano caso del destino o forse per una volontà superiore, Jack si ritrova a vivere quella che sarebbe potuta essere la sua vita, se avese tenuto fede ad una promessa fatta a Kate tredici anni prima. Costretto a passare dalle Ferrari ai pannolini, Jack è stravolto e vorrebbe riprendersi la sua vita, finché, un poco alla volta, comincia a scoprire gioie e piaceri della famiglia: l’incubo si trasforma in sogno.
8) Elf è un film del 2003 che ha protagonista un Elfo di Babbo Natale diventato tale solo perché abbandonato da piccolo, quando a trent’anni scopre la verità va alle ricerca del padre: Per festeggiamenti da risate agrodolci.
SINOSSI: Buddy è un orfanello che accidentalmente finisce nel sacco dei giocattoli di Babbo Natale, si ritrova al Polo Nord nel suo laboratorio crescendo assieme agli elfi. Una volta cresciuto, ormai trentenne, credendo di essere un elfo ma essendo il doppio dei suoi amici, Papà Elfo è costretto a raccontargli la verità. Buddy a questo punto, vestito da elfo, parte per New York alla ricerca del padre Walter capo di una sgangherata casa editrice.
7) Vacanze di Natale non poteva mancare in questa classifica il primo dei cine-panettoni che fece il suo avvento sul grande schermo nel Natale del 1983. All’epoca la trama, pregna di comicità all’italiana fatta di forti caratteristi e paradossi, era cosa nuova da vedere immersa nel clima natalizio. Per festeggiamenti alla Vanzina.
SINOSSI: Vacanze sulla neve a Cortina, dove “si passa il tempo a domandarsi che cosa fare e non si fa mai niente”: collana di barzellette, gigionate, tormentoni, freddure ginnasiali. Nella loro comicità pecoreccia i Vanzina figli di Steno, Carlo alla regia e Enrico complice alla sceneggiatura sono abili a saccheggiare il repertorio sul quale dalla fine degli anni ’50 si regge la commedia italiana. La colonna sonora, zeppa di canzoni orecchiabili, non dà tregua. Capostipite di una serie.
6) Mamma ho perso l’aereo: sogno e incubo di tutti bambini quello di essere lasciati a casa durante le vacanze di Natale reso al cinema da questa pellicola del 91 che vanta anche un sequel Mamma ho riperso l’aereo-Mi sono smarrito a New York che è risultato forse un po’ ripetitivo ma altrettanto esilarante. Per festeggiamenti indipendenti.
SINOSSI: I signori McCallister in partenza per le vacanze di Natale con la numerosa famiglia si accorgono solo dopo il decollo dell’aereo di aver dimenticato a casa il più piccolo dei suoi figli. Il piccolo Kevin rimasto solo non si perde d’animo, egli infatti si prenderà cura della casa a modo suo, riuscendo perfino a sgominare una banda di maldestri scassinatori.
5) Love Actually: commedia romantica e corale che forse vanta al suo interno una delle scene d’amore più deliziose del cinema. Un cast variopinto che riunisce diverse realtà. Per festeggiamenti a due.
SINOSSI: Mancano cinque settimane a Natale a Londra e in effetti l’amore è dappertutto. Dal nuovo Primo ministro scapolo che si innamora di una ragazza giovane e carina del suo staff Natalie, pochi momenti dopo aver fatto il suo ingresso al numero 10 di Downing Street ad uno scrittore Jamie, che fugge nel sud della Francia per dimenticare la donna che l’ha tradito e trova l’amore sulle sponde di un lago. Da una donna sposata, Karen, che sospetta che il marito stia allontanandosi da lei ad una giovane sposa, Juliet, che scambia il riserbo del migliore amico di suo marito per qualcos’altro. Da un ragazzino che cerca di conquistare l’attenzione della ragazza più irraggiungibile della scuola ad un vedovo, Daniel, che cerca di costruire un rapporto con un figliastro che conosce appena. Da una giovane americana disperata, Sarah, che finalmente trova il coraggio di parlare con un collega di cui è segretamente infatuata da tempo ad una matura rock star “ho visto tutto, ricordo ben poco” che tenta si ripropone ma, come al solito, non vuol scendere a compromessi. L’amore getta tutti nel caos.
4) Il Grinch è tipica commedia natalizia interpretata da un fantastico Jim Carrey nei panni dell’essere che odia il Natale. Per festeggiamenti da Grinch.
SINOSSI: Un curioso eremita che ha il cuore di due taglie troppo piccolo, il Grinch, vive con il suo cane Max in una grotta in cima al Monte Crumpit. La sua dieta quotidiana è a base di succo di lattuga, olio extra-vergine di castoro e latte acido. Disturbato dalle gioiose e multicolori celebrazioni natalizie di Whoville, la cittadina ai piedi del monte, il Grinch medita di privare gli abitanti del Natale. Alla fine, tuttavia, scoprirà che il Natale a Whoville non è soltanto fatto di giochi e regali.
3) Miracolo nella 34° strada (l’originale del 1947) anche se molti lo metterebbero al primo posto, essendo l’eccellenza dei film di Natale, a mio avviso il podio è meritato ma ci sono altri due lungometraggi che si meritano l’oro e l’argento piuttosto che questo. Per festeggiamenti classici.
SINOSSI: Assunto da un grande magazzino per fare Santa Claus (Babbo Natale), l’anziano Kris Kringle convince i suoi datori di lavoro di esserlo veramente, ma viene trascinato in tribunale dalla concorrenza.
2) Nightmare before Christmas pellicola realizzata in stop-motion, cioè usando dei pupazzi mossi a mano dagli animatori di fotogramma in fotogramma, tecnica che è stata una passione di Burton sin dagli inizi della sua carriera. Nightmare Before Christmas non è nato come film. L’idea iniziale proviene da un ricordo di Burton quando ha visto, con l’avvicinarsi delle festività natalizie, un negoziante rimuovere le decorazioni di Halloween per far spazio a quelle di Natale: da ciò è nata una sua poesia illustrata, realizzata quando lavorava per la Disney, e da cui prende ispirazione il film. Per un festeggiamenti alternativi.
SINOSSI: Tim Burton unisce il fascino dell’animazione stop-motion alla più avanzata tecnologia per raccontare la suggestiva favola di Jack Skeletron, il re della Città di Halloween che voleva “rubare il Natale”. L’ambizioso “furto”, però si rivela ricco d’insidie per l’ossuto sovrano, e solo l’amore della dolce Sally può salvarlo…
1) Edward mani di forbice è suo il podio come miglior film di Natale che unisce la fiaba alla drammaticità risultando una pellicola gotica ma che prende volutamente spunto dalla regia tipica degli anni 50’-60’ e nello stesso tempo nella sua trama attinge da capolavori letterari quali Frankestein e La bella e la Bestia. Metafora della solitudine e della diversità racchiusa nella frase “lui non mi ha finisto”.Per un Natale a tutto tondo
SINOSSI: Peggy Boggs, rappresentante di cosmetici in cerca di clienti, si reca nel sinistro castello in stile gotico situato ai margini del centro residenziale in cui vive, e vi trova uno strano giovane, pallido e spaurito, che al posto delle mani ha delle cesoie. Questi vive solo, dopo la morte improvvisa del suo inventore-padre, avvenuta prima che potesse applicargli le mani e la sua imperfezione gli causa gravi difficoltà. Peggy, impietosita, lo porta nella sua casa, per farlo vivere con la sua famiglia, composta dal marito Bill, dal figlio adolescente Kevin, e dalla figlia Kim.