MANIPOLAZIONI GENETICHE, SUSPENCE E “ALTRE DIMENSIONI” COME TEMI PRINCIPALI
Entra nel vivo la dodicesima edizione del Trieste Science+Fiction. Domani, giovedì 6 dicembre, saranno proiettati i primi lungometraggi in competizione. Filmakers indipendenti da tutto il mondo si contenderanno il Premio Asteroide per il miglior lungometraggio di fantascienza; la competizione europea per il Premio Méliès d’Argento al miglior film fantastico e al miglior cortometraggio è organizzata in collaborazione con la European Fantastic Film Festivals Federation; gli spettatori del festival saranno inoltre coinvolti nell’ormai tradizionale assegnazione del Premio del pubblico.
Navi spaziali e alieni, zombie e vampiri, robot e creature mutanti torneranno ancora una volta ad invadere gli schermi del festival triestino. Ad aprire il concorso sarà Errors of the Human Body, di Eron Sheean, coproduzione tedesco-americana che pone al centro del suo interesse il costo del progresso, mettendo in primo piano una controversa ricerca genetica. A seguire la proiezione del film in sala lo stesso Sheean, accompagnato da Mauro Giacca, direttore dell’ICGEB (International Centre for Genetic Engineering and Biotechnology) di Trieste.
In serata sarà possibile assistere a The Butterfly Room, di Jonathan Zarantonello, in competizione anche per il Premio Nocturno Nuove Visioni per registi emergenti, in collaborazione con il Courmayeur Noir in Festival 2012. Il film racconta la storia di Ann, una donna distinta che vive in isolamento, ha l’ossessione per le farfalle, e stringe amicizia con la giovane e inquietante Alice. Un rapporto che porterà Ann a commettere una serie di brutali e bizzarri crimini per poter mantenere la sua apparente inoffensività. Suspense assicurata in sala, sotto gli occhi del regista.