IL FILM DI JAMES MCTEIGUE SULLA TV DI STATO SENZA TAGLI. SEGNO DI CAMBIAMENTO?
Un passo avanti è stato fatto in Cina lo scorso venerdì, quando il canale di stato CCTV-6 ha mandato in onda in prima serata e senza tagli V per Vendetta: il film era stato in precedenza bandito dalla nazione per il suo messaggio anarchico e rivoluzionario. E in effetti una pellicola che attacca “censori e i sistemi di sorveglianza” e afferma “i popoli non dovrebbero temere i governi, i governi dovrebbero temere i loro popoli” non poteva essere vista positivamente dal regime autoritario in cui la Cina vive. Ma, nonostante questo, il film è stato mandato in ondae la pagina Weibo (la versione cinese di Twitter) del canale ha diffuso la sinossi “per far divertire un po’ i cinefili”.
Ed ecco un altro passo avanti: finora in Cina la sinossi del film era stata persino oscurata dai siti stranieri. Certo, il film di James McTeigue basato sul fumetto di Alan Moore e David Lloyd circolava già da tempo in Cina sotto forma di download illegale e DVD pirata. Ma, come puntualizza il blogger Xu Cuofei, “Era un film bloccato, ci ho messo un sacco a trovarlo e ora lo sto guardando su CCTV. Pare che dopo tutto ci sia del progresso nella società”. La programmazione del film è solo la punta dell’iceberg di una serie di colpi al regime censorio cinese, le cui regole ambigue sono spesso oggetto di contestazioni da parte degli autori.
C’è quindi aria di speranza nel paese, specialmente dopo la nomina del nuovo segretario del Partito Comunista Xi Jinping, un moderato con forti connessioni all’estero che, durante un soggiorno a Los Angeles qualche mese fa, ha annunciato l’incremento di produzioni straniere a Pechino. Piccole svolte per un Oriente più contemporaneo.