Da jobs a google and the world brain: il cinema che narra la tecnologia

LE STORIE E I RETROSCENA DI CHI HA CAMBIATO LA NOSTRA QUOTIDIANITÀ

Abbiamo detto spesse volte che uno dei grandi problemi del cinema è quello di non avere più fantasia. Tra personaggi storici, trasposizioni di grandi o piccoli romanzi e comics sembra che la fantasia non sia stata l’ultima a morire per quanto riguarda il grande schermo.

Partendo da questo presupposto però la ricerca di nuovi personaggi o storie reali da rendere protagoniste di nuovi film è arrivata anche a toccare il mondo della tecnologia.

Lo ha anticipato Robert Redford, parlando all’apertura del Sundance, il festival che ha creato e che guida da oltre trent’anni. L’attore/regista americano ha detto che il 2013 per il cinema sarà l’anno del cambiamento e della tecnologia . E il programma del festival americano, conclusosi sabato, ne è subito stato prova e manifesto. Sulle montagne dello Utah sono stati presentati due documentari piuttosto critici nei confronti di Google: Google and the World Brain, sul progetto di digitalizzazione del patrimonio letterario Google Books, e Terms and Conditions May Apply, sulle problematiche relative alla privacy . Sempre il Sundance ha visto l’anteprima mondiale di jOBS, primo biopic sul fondatore di Apple scomparso a fine 2011: accolto senza troppi entusiasmi ma anche senza eccessive critiche (la più rumorosa, ma relativamente bonaria, è arrivata da Steve Wozniak, co-fondatore dell’azienda).  

Ed ecco quindi che un aspetto diventato importantissimo per la nostra vita diventa film e esplora il dietro le quinte di oggetto azioni che sono quotidiane ormai: da Steve Jobs che, con il volto di Ashton Kutcher, torna alla ribalta in jOBS a aspetti e progetti di Google passati sotto la lente d’ingrandimento in Google and the World Brain e Terms and Condition May Apply, fino ad arrivare ad una messe di film che si aggireranno attorno alla figura di Julian Assange e a Wikileaks, passando per TPB AFK, documentario su The Pirate Bay, in fase di doppio atterraggio ai primi di febbraio (proiezione al festival di Berlino e distribuzione gratuita online).

All’improvviso il cinema tutto, da Hollywood all’indipendente, sembra aver deciso di occuparsi del mondo della tecnologia, dei suoi protagonisti, delle loro storie reali ma perfette e complesse per diventare fiction.

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