Il cinema adriano rischia la chiusura il 31 gennaio

LA TARDIVA CESSIONE DEI CINEMA DELLA CECCHI GORI GROUP METTE A RISCHIO LA SOPRAVVIVENZA DELLE SALE ROMANE

Sono passati tre anni e l’acquisizione dei cinema appartenenti alla Cecchi Gori Group non è mai avvenuta ma il prossimo 31 gennaio le sale passeranno in mano a Mediaport cinema, presieduto da Massimo Ferrero. Problema risolto? “Per niente: con una tardiva cessione dei cinema appartenuti a Cecchi Gori, del valore già tre anni fa di soli 48 milioni di euro, adesso saranno più le sale chiuse di quelle che proseguiranno la loro programmazione. Addio, quindi, ai cinema storici di Roma e carta bianca allo smantellamento del circuito, consentendo alle immobiliari di turno l’assalto a nuove cubature”.

Sono già trenta, sino i cinema che nella capitale hanno chiuso e il Cub informazione, cui fanno capo molti dei dipendenti (proiezionisti, bigliettai e aiutanti di sala) vistisi scavalcati in questi ultimi anni, o che hanno perso il posto di lavoro nel corso della vendita delle undici sale appartenenti all’ex Cecchi Gori Group, lancia l’allarme “Solo che in tutto questo tempo, degli undici cinema ne sono rimasti ben pochi, addirittura sei: Empire e Roma, chiusi da tempo, mentre in questi giorni Mediaport ha annunciato la chiusura immediata di Gregory e Troisi, e prossimamente dell’Admiral”, ricorda Mario Carucci.

La data più imminente e che desta più preoccupazione è quella di giovedì 31 gennaio giorno in cui, avverrà “la vendita frazionata: lo stabile del cinema Adriano andrebbe all’immobiliare La Sorgente per 35 milioni di euro, mentre le restanti sale passerebbero a Mediaport o a un’ulteriore nuova società di Massimo Ferrero che, oltre a divenire proprietaria degli immobili, gestirebbe l’esercizio cinematografico” per capire cosa fare stasera in tarda serata il sindacato si riunirà proprio all’interno dello storico cinema per capire cosa è possibile fare.

Ciò che preoccupa i dipendenti è soprattutto il fatto che “in questi giorni l’azienda sta chiedendo la cassa integrazione in deroga per i novanta lavoratori e chiude le sale che gestisce in affitto proprio mentre si prepara a divenire affittuaria dell’Adriano”. Nel frattempo anche il cinema Maestoso sta chiudendo i battenti per un cambio di destinazione che ancora non è dato sapere se sarà totale o parziale.

In più in quel di parco Leonardo sono stati licenziati 8 proiezionisti dell’Uci Cinema nonostante la scorsa primavera sia stato firmato un accordo che doveva tutelare i loro posti di lavoro.

Il dietro le quinte e i grandi schermi stessi sono in grave pericolo e Roma, capitale d’Italia e capitale del nostro cinema sta radendo al suolo gran parte della sua storia cinefila e dei luoghi madre della settima arte.

About Il maleducato 108 Articoli
La nostra rubrica di satira, il modo migliore per essere sempre "irriverenti"