TORNA AL CINEMA ARNOLD, L’EROE ACTION DI UN’AMERICA CHE INVECCHIA MA RIMANE SEMPRE AL TOP
Benvenuti a Copperton, benarrivati alla conferenza stampa di The Last Stand, bentornato Schwarzy. Al cinema naturalmente, ma anche a Roma, per presentare il western metropolitano che lo rivede protagonista, film diretto da Kim Jee-Woon, capace cineasta del cinema d’azione sudcoreano ( autore dell’apprezzato A bittersweet life). A sorpresa con Arnold Schwarzenegger sono arrivati anche gli altri due protagonisti, ossia l’attrice statunitense Jaimie Alexander e il commediante Johnny Knoxville.
Il suo commento laconico sulla politica è stato: “Credo che Obama non abbia affrontato il problema delle armi da un solo punto di vista. Ma ha considerato la malattia mentale, la sicurezza nelle scuole e ha fatto tutta una serie di proposte. La cosa va affrontata in maniera globale e in questo sono d’accordo con lui”, quasi a voler tagliar corto sull’argomento.
Poi si è lanciato su apprezzamenti per colleghi e registi, sulla sua contentezza di esser tornato a girare film come lui ama fare e come dopo un decennio gli sia mancata la figura di action hero che tanto lo ha caratterizzato a cavallo tra gli anni 80 e 90, con combattimenti, inseguimenti e sparatorie degne del suo nome che, ci tiene a precisare, rientrano perfettamente nella categoria di puro (e unico) intrattenimento di scena. “Un film è pur sempre finzione, deve far divertire lo spettatore”, conclude l’ex Terminator.
La storia del film è incentrata sul leader di un cartello della droga esce sparando dal tribunale in cui è sotto processo, ruba una macchina e fugge a tutta velocità verso il confine messicano. Lo sceriffo Ray Owens e alcuni aiutanti inesperti dovranno impedire al fuggitivo di attraversare il confine. Ci sei mancato Arnie!