Allarme cinema: “tagli inaccettabili al fus 2013”

Il SINDACATO SNGCI/SNCCI AVVERTE DEL PERICOLO PER TUTTO IL MONDO DELLO SPETTACOLO

Spazio autonomo.

Dure critiche dei giornalisti e dei critici cinematografici, al preoccupante ridimensionamento del Fondo Unico per lo Spettacolo che il Governo ha decurtato, per il 2013, di oltre venti milioni rispetto allo scorso anno. “Pur avendone approvato la ripartizione proposta dal Ministro Ornaghi in sede di Consulta per lo Spettacolo, per evidente senso di responsabilità nei confronti delle altre categorie” SNGCI e SNCCI ritengono che la riduzione del Fondo sia inaccettabile.

In che modo? In primis perchè “non garantisce, infatti, né quello sviluppo industriale del settore solo pochi mesi fa auspicato dal Ministro, ma neanche quel reale sostegno istituzionale che permetterebbe alle attività cinematografiche di poter contare, per esempio, su una normativa antipirateria da anni attesa”.

Di fronte al secco ridimensionamento delle risorse – per l’intero settore dello Spettacolo 390 milioni di euro per il 2013 a fronte dei 411 del 2012 – preoccupa ancora una volta l’assenza della politica, tanto più grave in un momento di precarietà istituzionale segnato dal cambio di governo”.

“E’ in gioco il futuro di un settore  che vanta una storia gloriosa nel nostro Paese ma, soprattutto, ancora una volta si considera la Cultura come uno spreco, non una risorsa alla quale dedicare, con un adeguato sostegno pubblico, la normativa di uno stabile quadro legislativo”. 

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