ANCORA UNA VALANGA DI FILM IN QUESTO GIORNO CHE CONCLUDE LA PRIMA SETTIMANA DELLA KERMESSE BERLINESE
Dopo due giornate piene di sorprese oggi la Berlinale 63 ha perso un po’ in stupore continuando a proporre ancora moltissime pellicole ma nessuno veramente degna di nota.
A Berlino è arrivato il Treno di notte per Lisbona per la regia di Bille August, un mystery presentato fuori concorso e tratto dall’omonimo romanzo di Pascal Mercier ambientato nella capitale portoghese, e interpretato da Jeremy Irons, Mélanie Laurent, Vanessa Redgrave, Bruno Ganz, Martina Gedeck – che nei giorni scorsi ha presentato a Berlino un altro film, il period drama The Nun – quindi Lena Olin e Christopher Lee.
Il concorso invece è proseguito con altri due autori e i loro ultimi lavori: il poco sorprendente An Episode in the Life of an Iron Picker di Danis Tanovic e il mediocre Prince Avalanche di David Gordon Green, remake del film islandese Either Way, che fu presentato a Torino nel 2011 e vinse il premio per il miglior film e la miglior sceneggiatura.
Un altro remake in cartellone è stato Tokyo Family di Yoji Yamada, in Berlinale Special: una storia familiare che si evolve attorno ad una coppia anziana e i loro tre figli. Nella stessa sezione sono stati proiettati due documentari: Rosakinder, un tributo a Rosa von Praunheim firmato da Julia von Heinz, Chris Kraus, Axel Ranisch, Robert Thalheim e Tom Tykwer, e The Crash Reel di Lucy Walker, incentrato sullo snowboarder americano Kevin Pearce, e sul modo in cui ha affrontato le conseguenze di un grave incidente che ha segnato la sua vita e la sua carriera.
Un altro documentario è stato presentato nella sezione Panorama, ed è un focus sulla vita dei gay e delle lesbiche nella DDR, firmato da Jochen Hick e Andreas Strohfeldt.
La speranza è che domani il Festival riprenda in mano le redini del buon cinema che abbiamo visto negli ultimi giorni.