PRIME POLEMICHE, FILM CONCORSO E L’ARRIVO DE “I MISERABILI”
Come ogni Festival che si rispetti non potevano mancare le polemiche in quel di Berlino dove in questi giorni tutti i riflettori sono puntati sulla 63ma edizione della Berlinale.
A lanciare il sasso, senza però ritirare la mano, è stato il Süddeutsche Zeitung, uno dei più prestigiosi giornali tedeschi con sede a Monaco: a Berlino, dicono, arrivano ormai solo scarti, le prime mondiali scarseggiano, se va di lusso sono solo prime europee; la compagine americana, per esempio, è composta di film già passati mesi fa al Sundance, Ulrich Seidl e Richard Linklater portano qui i capitoli finali delle loro trilogie; sul film di apertura era possibile, prima ancora che venisse proiettato, leggere pagine e pagine in rete, lo stesso dicasi per il film di Van Sant. Anche la compagine francese consta di – almeno sulla carta – oneste trasposizioni letterarie e remake. In più di film tedeschi son quasi meno di quelli italiani, in concorso c’è solo il western Gold che proprio oggi è stato presentato e nelle sezioni “minori” e quattro coproduzioni dirette da registi francesi, svedesi e kazaki, solo uno da una regista tedesca.
Nonostante le polemiche a parte il Festival must go on e oggi è stata una giornata densa di eventi nel Berlinale Palace dove, oltre al film western tedesco diretto da Thomas Arslan di cui sopra, sono stati presentati anche, per quanto riguarda il concorso il russo A long and happy life e una delle pellicole più attese della kermesse The Necessary Death of Charlie Countryman porta la firma di Fredrik Bond e vede Shia LaBeouf.
Un po’ di glamour e di Hollywood arriva in pompa magna a Berlino con Les Miserables presentato come evento speciale in Berlinale Special. Nella stessa sezione, oltre all’acclamato film di Tom Hooper, spicca anche il documentario Fatal Assistance, che esplora la desolante realtà del post-terremoto di Haiti.
E così il Festival continua, incurante delle malelingue, a dare sfoggio di cinema, star e anteprime di grande rilevanza artistica.