FANTASCIENZA, DRAMA, COMMEDIA. MA ANCHE TANTA ITALIA
Il dopo elezioni ha lasciato l’Italia spaccata a metà. Se c’è una cosa da fare in questi casi, è aspettar di vedere come vadano (o crollino in questo caso?!) le cose, e dedicarsi agli hobby e le passioni che ci tirano su il morale. Per molti, se non tutti, un buon film in genere è un bel rimedio ai dispiaceri. Questa settimana, ciò che ci propongono le novità in uscita, sono film di vari generi. In particolare, due dei quali abbiamo deciso di approfondire oggi sono italiani, o diretti da italiani. Tra i nomi, uno spicca: torna nelle sale, dopo Happy Family di 3 anni fa, Gabriele Salvatores. E torna per stupire.
FILM IN SALA:
EDUCAZIONE SIBERIANA – per curiosi criminali
Due ragazzi crescono insieme in una parte di Russia, la Siberia, dove ai tempi di Stalin, erano stati portati i clan criminali. Regole, valori, delinquenza caratterizzano la vita di Kolima e Gagarin che vivono e vengono educati con gli insegnamenti di nonno Kuzja. Ma con il passare degli anni i due si riscopriranno così diversi, tanto da ritrovarsi l’uno contro l’altro. Salvatores dirige un blockbuster drammatico con un cast internazionale, ben riuscito anche grazie alle minore ma magistrale interpretazione di John Malkovich.
TUTTI CONTRO TUTTI – per curiosi di problemi sociali
Esordio alla regia per Rolando Ravello, che ci regala uno squarcio della realtà italiana inedito sul grande schermo. Agostino torna a casa dopo la comunione del figlio, e trova la casa occupata. È un problema che spesso è reale nelle periferie urbane o nei quartieri popolari, ma nonostante questo Agostino decide insieme alla moglie di riprendersi ciò che è suo.
UPSIDE DOWN – un semi consiglio
Diego Solinas non è riuscito nell’intento di far vivere nello stesso film due generi: fantascienza e romantico. Protagonisti della storia sono due giovani, che vivono in due mondi paralleli e distanti. Ma Adam ha perso completamente la testa per Eden, e sfiderà le leggi della natura per congiungersi alla sua amata. Forse troppo romanticismo per una favola fantascientifica, che pecca clamorosamente nella sceneggiatura, ma raggiunge un risultato scenografico straordinario.