ATTORI E ATTRICI SI SCHIERANO CONTRO LA PERICOLOSA TECNICA AMBIENTALE
Quando si dice che Hollywood, o semplicemente personalità di spicco dei vari settori della società e della cultura, hanno un grande potere d’impatto sull’opinione pubblica non è a caso. Dichiarazioni ufficiali su tematiche sociali, partecipazioni ad iniziative solidali e simili finiscono sempre sulle – forse non proprio prime – pagine dei giornali di tutto il mondo.
Questa volta, a conferma di questa regola, i protagonisti sono attori e attrici che fanno parte dello showbiz internazionale, che si sono schierati contro il fracking. La pericolosa pratica ambientale, portata alla luce dei media dopo l’uscita di Promised Land di Gus Van Sant, è portata avanti dalle multinazionali che fratturano lo strato roccioso terrestre per aumentare l’estrazione e quindi la produzione di gas e petrolio. I rischi che questa tecnica di sfruttamento comporta, sono sia di natura sismica, sia ambientali poiché possono favorire una contaminazione delle acque sotterranee o dell’aria. Sperimentata per la prima volta nel 1947, è una pratica largamente usata in modo particolare negli Stati Uniti.
Susan Sarandon, Maggie Gyllenhaal, Liv Tyler, Mark Ruffalo, Joseph Gordon-Levitt e Penn Badgley ci hanno messo la faccia in prima persona, intervenendo artisticamente al video della canzone di Sean Lennon, Dont Frack My Mother. Il proposito è essere ascoltati dal governatore di New York Andrew Cuomo, affinchè vieti l’usanza delle multinazionali in tutto lo Stato. Molto attiva nel movimento, anche l’artista Yoko Ono.
Di seguito, il video.