CONVINCE IL LENTO ESORDIO DELLA SERIE TELEVISIVA ISPIRATA AI ROMANZI DI THOMAS HARRIS
TITOLO ORIGINALE: Hannibal
PAESE: Usa
GENERE: thriller drama
STAGIONE: 1-in produzione
Ci vuole coraggio a portare sul piccolo schermo un personaggio come Hannibal Lecter per due motivi: prima di tutto tra cinema e letteratura la figura del serial killer, nato dalla penna di Thomas Harris, è stata esplorata in molti modi, secondo poi nell’immaginario comune il volto di Hannibal è quello di Anthony Hopkins e pochi attori, diciamo anche ad oggi nessuno, sarebbero in grado di dare la stessa interpretazione nel ruolo del cannibale omicida . E dire che il cinema ci aveva anche provato con Hannibal Lecter-Le origini del male portandosi a casa un paio di nomination per i Razzie Awards.
Nonostante i buoni motivi per lasciare la figura di Hannibal Lecter riposare in pace nei libri e nei film capolavoro che ne parlano la NBC ha deciso comunque di produrre una serie incentrata sul del serial killer e, a prima vista, pare aver fatto anche un ottimo lavoro.
Abbiamo già conosciuto Will Graham sia dalle pagine del romanzo di Harris Il delitto della terza luna, sia nella sua trasposizione cinematografica Red dragon con il volto di Edward Northon. Nella serie tv Hannibal protagonista delle vicende è proprio Graham, il talentuoso profiler dell’FBI che riesce esattamente a pensare come un serial killer tanto che, alla vista di una scena del delitto, crea una vera e propria empatia sia con ciò che è accaduto sia con i motivi per i quali la vittima è stata resa tale. Col tempo la dote di Graham però crea dei problemi e al giovane al quale viene affiancato, dall’FBI stessa, il famoso psichiatra Hannibal Lecter…
Come tutte le serie tv thriller poliziesche che si rispettino ovviamente anche Hannibal si avvale di una narrazione verticale incentrata sul caso della puntata, e di una orizzontale che invece abbraccia l’intera stagione e che verterà principalmente sul rapporto, nella premiere solo abbozzato, tra Hannibal e Graham.
C’è subito da dire che entrambi i protagonisti della serie Hugh Dancy/Graham e Mads Mikkelsen/Lecter sono perfetti nei loro ruoli e, specialmente il secondo, considerando il grande confronto che viene naturale Hopkins, se la cava egregiamente.
Il pilot ci pone immediatamente davanti a un Hannibal Lecter riconoscibile e che non ha segreti con lo spettatore il quale da subito conosce il suo ruolo che comunque non viene descritto con violenza in quanto non si assiste agli omicidi dell’assassino ma semplicemente si intuisce che è stato lui a commetterli. Ovvio che la serie da per scontato il fatto che il personaggio è già conosciuto. E se Hannibal si presenta da sé Graham è il vero protagonista della season premiere è su di lui e sulla sua mente e le sue ricostruzioni che somigliano un pochino a quelle legate alle versioni cinematografiche e televisive di Sherlock Holmes che la season è incentrata: i rallenty in cui il profiler ricostruisce l’omicidio riporta senza dubbio ai lampi di genio di Holmes. Al di là di questo però la serie si lascia guardare e incuriosisce soprattutto nella voglia di capire come di evolverà il rapporto tra i due coprotagonisti.
Pecca di questa serie, o almeno della sua prima puntata, è la mancanza di un certo dinamismo dell’azione. Essendo un telefilm che pone al suo centro soprattutto processi mentali di Graham la lentezza delle azioni è doverosa anche se, a tratti, un tantino pesante. Tutto ciò però non diventa insopportabile grazie al taglio di quaranta minuti della puntata. Certo è che, se si trattasse di un film, la noia avrebbe la meglio.