LA DICHIARAZIONE D’AMORE A PARIGI, E AL CINEMA FRANCESE, DEL REGISTA ILMAR RAAG
GENERE: commedia
DATA DI USCITA: 16 maggio
Non stanca mai Parigi e non stanca neanche il fatto che, per l’ennesima volta, è lei a essere la protagonista principale di un lungometraggio. Non stanca soprattutto se vista dagli occhi di uno straniero che in questo caso è l’estone Ilmar Raag.
Anne Rand ha alle spalle un brutto divorzio da un marito alcolizzato e vive in Estonia con sua madre. Ed è proprio la morte della donna che la convince ad accettare un’offerta di lavoro a Parigi, dove dovrà prendersi cura di un’anziana signora ritrovandosi così in un mondo che, ogni sera, sola o accompagnata, impara a misurare. L’incontro con Frida, fiera parigina che vuole dimenticare le sue estoniane origini, non è idilliaco ma a convincerla a restare è Stéphane, gestore di una brasserie e amante della donna molti anni prima. Anne e Frida, però, troveranno il punto del loro incontro nella nascita di un’amicizia profonda che riporterà, entrambe, alla vita.
A lady in Paris è una dichiarazione d’amore alla capitale francese e a un cinema, oggi al centro della settima arte più che mai, da cui riprende il triangolo come struttura narrativa e relazionare per costruire delle storie legate al passato ma che puntano al futuro.
Dichiarazione di un cineasta che pone al centro del suo lavoro il punto di vista di un non parigino che fa propri, imparandoli, i segreti di una città non guardandola da turista ma come chi ha intenzione di attraversarla. E con lo sfondo della meravigliosa città prendono vita storie di incontri, tra passato, presente e un futuro alle porte da aprire lentamente. Incontri perfettamente calibrati dall’introspezione di ogni personaggio e da degli interpreti straordinari come Jeanne Moreau e Ita Ever.
A lady in Paris sottolinea con delicatezza registica ciò che nel film Sabrina l’indimenticabile Audrey Hepburn ammette: “Parigi non è fatta per cambiare aerei.. è fatta per cambiare vita! Per spalancare la finestra e lasciare entrare la vie en rose”.