Cannes 66: diario del sesto giorno

ANCORA SFILATA DI GRANDI NOMI SULLA CROISETTE DA JAMES FRANCO ALLA “NOSTRA” VALERIA BRUNI TEDESCHI

Un po’ di Italia, anche se emigrata in Francia, in concorso oggi a Cannes nell’attesa di vedere, stasera in anteprima mondiale per la stampa e domani per il pubblico, le reazioni della critica nei confronti e degli spettatori nei confronti di La grande bellezza film di Paolo Sorrentino sul quale il nostro belpaese punta moltissimo, con Valeria Bruni Tedeschi che ha presentato, sempre in gara, il suo A castle in Italy la delicata storia incentrata su una facoltosa famiglia italiana costretta a vendere una delle loro proprietà, e una donna, interpretata dalla stessa cineasta al suo terzo lungometraggio, che dopo un incontro si concede di continuare a sognare. Del cast fanno parte anche Louis Garrel e Filippo Timi.

La critica, che ha accolto molto bene il film della Bruni Tedeschi, non ha concesso tanto calore al giapponese Takashi Miike che con il Shield of Straw ha puntato su un thriller incentrato sull’omicidio di una ragazza, nipote di un uomo molto influente, e della taglia che viene messa sulla testa del suo assassino, una taglia talmente cospicua che solleverà non pochi problemi di ordine pubblico.

Per quanto riguarda le altre sezioni ancora una volta Un certain regard risulta avere dei lavori interessanti e in questa sesta giornata di film, sole e vento spicca la pellicola diretta e interpretata da James Franco As I Lay Dying coraggioso adattamento di Mentre morivo di William Faulkner.

Domani, invece, sperando che il sole non si intimidisca di nuovo lasciando spazio all’incessante pioggia dei giorni scordi sarà finalmente la giornata, l’unica dopo la proiezione di Miele, in cui l’Italia della settima arte, avrà i riflettori puntati. Nella speranza che siano applausi e, perché no? Premi.

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