Consigli homevideo speciale cannes: i migliori film passati alla croisette

I MIGLIORI LUNGOMETRAGGI DA PALMA D’ORO DEGLI ULTIMI 5 ANNI DA RECUPERARE IN DVD

Tempo di Cannes, tempo di ricordi. E proprio perché questa è la settimana del Festival del cinema più importante d’Europa abbiamo deciso di dedicare i nostri consigli homevideo settimanali a quelli che, secondo noi, sono i migliori lungometraggi che hanno attraversato gli occhi e il red carpet della kermesse francese da recuperare e, perché no, da collezionare in dvd o bluray.

Segreti e Bugie: Mike Leigh vince nel 1996 la Palma d’oro con il lungometraggio che narra la storia di Hortense, trentenne borghese di colore, che dopo la morte della madre adottiva decide di scoprire chi realmente l’ha messa al mondo. Scoprirà con molta sorpresa che si tratta di Cynthia, sfiorita operaia bianca che vive con sua figlia. L’incontro tra le  due donne  da vita a una profonda amicizia che rappresenterà per Cynthia un nuovo motivo di e per Hortense un’occasione per capire una realtà diversa dalla sua

L’anguilla: Imamura Shohei vince il 50mo festa di Cannes con questa pellicola che narra il difficile rapporto di Yamashita con le donne in seguito al trauma di aver trovato la propria moglie a letto con un altro per poi ucciderla.

Il sapore della ciliegia: siamo sempre nel 1999 e il Festival di Cannes è ancora il numero 50. Quell’anno ci fu infatti un ex equo e insieme a L’anguilla il Festival fu vinto anche da Abbas Kiarostami con Il sapore della ciliegia, il film che ha al centro del suo script la tematica del suicidio e di un uomo che, bisognoso di compiere l’estremo gesto, è disposto a pagare qualcuno che, una volta morto, lo ricopra di terra.

La stanza del figlio: il Festival di Cannes numero 54 è stato vinto da un cineasta italiano. Nanni  Moretti con La stanza del figlio ha infatti ottenuto un ottimo successo di pubblico e critica incentrando il suo film sulla tematica della perdita di un figlio e riuscendo a esporre cinematograficamente l’argomento con grazie e forza.

Il pianista: Nel 2002 Roman Polansky vince Cannes questa opera straordinaria tratta dall’auto biografia del pianista Szpilman ebreo di Varsavia ai tempi della seconda guerra mondiale. Il film è un susseguirsi di sequenze esteticamente ineccepibili accompagnate dalle note del protagonista della storia.

Elephant: bandito dal Festival di Cannes, Gus Van Sant fu il vincitore de La Palma d’oro in quel di Cannes con un capolavoro di regia e psicologia che ritrae l’adolescenza di oggi come di ieri.

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