IL FILM DIVISO IN DUE EPISODI RACCONTA STORIE DELL’ORRORE INDANGANDO LA PSICHE UMANA
Shock – My abstraction of death è un film a episodi del 2010, diretto da Domiziano Cristopharo e Alessandro Redaelli, girato tra l’abruzzo e la lombardia. Finalmente vedrà luce nella primavera 2013. Girato nella suggestiva location di Secinaro e “le pagliare” di Tione (Abruzzo), l’episodio di Domiziano Cristopharo punta l’attenzione sul contrasto tra la fragilità interiore e quella fisica di un elemento “rassicurante” come la casa, che ci protegge, e che qui nel post-terremoto diviene fonte di inquietudine.
L’episodio di Redaelli punta tutto sul rapporto tra i due personaggi protagonisti della storia, cercando di escludere qualunque persona al di fuori di loro. Ciò che è importante è il loro dramma; il dramma di un ragazzo che perde la famiglia all’improvviso e quello di un amico fraterno, che cerca in tutti i modi di stargli accanto, di fargli bene e di capire la causa delle sue orribili visioni. Girato nella periferia milanese il film è un horror psicologico dai toni drammatici che indaga sulla fragilità psicologica e fisica dell’uomo.
EPISODIO 1 – Cromofobia, di D. Cristopharo:
Celeste ed il marito affittano una conveniente casa per le vacanze. Un terremoto ha distrutto parte del paese, e l’abitazione sembra esser stata ristrutturata di recente… ma con molta fretta. Macchie di umidità affiorano sui muri col passare dei giorni e Celeste, spesso sola in casa, inizia a scovarci delle figure dentro. La mente della donna sembra cedere dalla follia, schernita anche dallo scettico e razionale marito… ma qualche mistero si cela davvero tra le crepe nei muri e la vasca da bagno: un ritrovato dossier rivela troppe morti inspiegate, avvenute all’interno di quella casa. Ma Celeste, cosa realmente vede nelle macchie sui muri?
EPISODIO 2 – Between Us, di A. Redaelli
Yuri e Max sono amici da una vita, la sera escono abitualmente a fare due passi, e tra una birra e l’altra parlano dei loro piccoli problemi quotidiani: gli amori, le delusioni e la famiglia. Siamo sotto natale, e i due si ritrovano come al solito nella zona abituale per fare quattro chiacchiere, ma sarà l’ultima sera che passeranno serenamente insieme. La mattina successiva Yuri riceve una chiamata dall’ospedale locale in cui viene a sapere che la notte stessa, a casa di Max, si è consumato un omicidio durante una tentata rapina. L’unico sopravvissuto è l’amico. Il ragazzo si ritrova così in stato di shock e senza famiglia. Yuri decide di portarlo a casa con lui, almeno per le feste, ma Max inizia ad avere delle orribili visioni.