PAROLA ALLA TROUPE PER RACCONTARE IL NUOVO THRILLER ITALIANO
Presso il cinema Barberini di Roma, si è svolta la conferenza stampa del nuovo film di Marco Risi, Cha cha cha, alla presenza di Luca Argentero, Eva Herzigova, Claudio Amendola, Pippo del Bono, il regista e con lo sceneggiatore Andrea Purgatori.
E’ stato un film sceneggiato a 4 mani. Come è stata vissuta questa esperienza?
Marco Risi: Si è lavorato insieme per dar vita a qualcosa di particolare. C’è da dire però che il film prima di diventare un chiaro omaggio alla cinematografia noir, ha subito molti cambiamenti. Si pensava di focalizzare il discorso sul rapporto Stato/Mafia, invece poi abbiamo pensato di raccontare la situazione della società italiana, attraverso gli occhi di un semplice investigatore privato.
L’investigatore Corso vivrà presto o tardi nuove avventure?
Marco Risi: Abbiamo volutamente lasciato una porta aperta sul destino dei due personaggi, Corso e Michelle, giusto perché se al pubblico piacerà questo film sarei molto contento di raccontare cosa è successo dopo. Speriamo quindi che gli incassi superino le aspettative.
Lei è un attore che ha fatto molto teatro, cosa le ha lasciato interpretare un avvocato senza scrupoli per un pellicola cinematografica?
Fabio del Bono: Per me è stata un’esperienza meravigliosa. Si nota che all’inizio del film ero un po’ ingessato, ma grazie alle dritte di Marco Risi, sono riuscito a sciogliermi. C’è da dire però che la recitazione teatrale è molto diversa da quella cinematografica, quindi è normale che mi sia sentito per un po’ spaesato; poi nel recitare in un film puoi dare il meglio di te come attore.
Come ti è sembrato recitare in una scena di nudo? Avete impiegato molto tempo a girarla?
Luca Argentero: Non ho avuto nessun tipo di problema, soprattutto perché la scena da girare è risultata essere molto dinamica ed impegnativa, quindi non ci ho fatto caso che ero completamente nudo. (ride) Abbiamo impiegato una sola giornata di riprese, perché avevamo i tempi molto ristretti.
Il suo è un film tendenzialmente noir, ma ha incentrato l’intreccio narrativo su un adolescente; il suo è stato il rivolgere uno sguardo verso una generazione dissipata?
Marco Rosi: Questa è una bellissima chiave di lettura. Essenzialmente questo ragazzino che muore dopo i primi dieci minuti di film, è un chiaro simbolo di catarsi per i giovani d’oggi. Anche se tutti raffigurano in maniera un po’ troppo patinata la generazione d’oggi, io ho pensato di fare qualcosa di diverso.
Espongono poi parei e commenti sul film sia Claudio Amendola che Eva Herzigova
Eva Herzigova: Fin da quando ho letto la prima stesura del copione, sono stata molto contenta che Marco mi abbia presa in considerazione per il suo film. Il personaggio di Michelle è forte, combattivo e legata con un profondo affetto con il figlio. Quindi per me è stato un grande onore prestare il volto per un personaggio molto emotivo come quello di Michelle.
Claudio Amendola: Volevo aggiungere solo due parole. Come ha detto Eva, per me è stato un grande piacere fare un film Marco. Lui è un regista molto talentuoso e sono contento che con CHA CHA CHA, ha deciso di tornare in grande stile nelle sale cinematografiche. Dopo molti anni trascorsi in tv, ho trovato il ruolo del commissario Torre, un modo bellissimo per tornare al cinema. Il mio è un personaggio di grande spessore, ben diverso da quello interpretato da Luca, per questo sono stato elettrizzato di poter prendere parte a questa catena di montaggio.