THE BIG DREAM: UN NUOVO ENIGMA DA RISOLVERE, PRESENTE ANCHE LYKKE LI
Eclettico, eccentrico e genialmente fuori dalle righe, sono solo alcuni dei numerosi aggettivi accostabili a colui che può considerarsi, senza dubbi di sorta, uno tra i pochissimi artisti a cui è permesso di stare nell’Olimpo dei validi contemporanei postmoderni, e il suo nome è David Keith Lynch.
Artista dall’incredibile talento, nato a Philadelphia nel 1946, Lynch è uno dei registi più amati e odiati dalla critica e dal pubblico, uno dei talenti più originali del cinema internazionale; sguardo acuto e sensibile alle bizzarrie della natura umana, incline alle astrazioni, dotato di visionarietà e di un naturale talento narrativo. Un artista a tutto tondo che ha iniziato la sua carriera da regista, quasi casualmente, dato che la sua intenzione fin da adolescente, era quella di diventare un pittore. S’iscrisse, infatti, alla Pennsylvania Academy of Fine Arts. “A volte mi mettevo a dipingere in grandi sale dove a ogni studente era riservata una piccola zona, ed è lì che ho avuto la rivelazione. Sentivo dei suoni e vedevo i miei quadri muoversi, ciò portò i miei interessi verso l’animazione. Da allora in poi non volli dedicarmi ad altro. […] Per me il film è pittura, fotografia e tempo, il tutto mescolato insieme.”
Dall’arte al cinema con Eraserhead, The Elephant Men, Blue Velvet, Cuore selvaggio, Mulholand Drive, Inland Empire, e tanti altri, (anche regista della più enigmatica serie tv mai vista Twin Peaks) e ora dal cinema alla musica.
In realtà David Lynch aveva da sempre mostrato una particolare connessione con la musica, scegliendo con cura le colonne sonore dei suoi film, aiutato dal suo alterego musicale, Angelo Badalamenti e adesso, dopo il suo, primo esperimento, due annni fa, con l’eccentrico primo album Crazy Clown Time, torna alla ribalta con la presentazione di un nuovissimo The Big Dream, che contiene dodici brani.
Tra le dodici tracce, segnaliamo la cover di un classico di Bob Dylan, The Ballad of Hollis Brown e una collaborazione con Lykke Li per il brano I’m waiting here.
Registrato presso l’Asymmetrical Studio dello stesso Lynch con l’ingegnere del suono Dean Hurley, che ha suonato anche alcuni strumenti nell’album, The big dream che esce a luglio, sarà un disco con sonorità prettamente blues, definite dallo stesso autore “modern blues”: “Molte canzoni suonano all’inizio come se si trattasse di una jam blues poi si allontanano da tutto questo.Ciò che ne deriva è un ibrido, più moderno del blues classico“.
Questa la track list:
“The big dream”
“Star dream girl”
“Last call”
“Cold wind blowin”
“The ballad of Hollis Brown”
“Wishin’ well”
“Say It”
“We rolled together”
“Sun can’t be seen no more”
“I want you”
“The line it curves”
“Are you sure”
“I’m waiting here” con Lykke Li
Di seguito troverete il trailer dell’album e la canzone con Lykke Li.