Il drive in compie 80 anni

TRA PASSATO E PRESENTE, COSA E’ CAMBIATO E COSA NO NELL’ANDARE AL CINEMA

Quanto costa andare al cinema oggi? Pensate che ottant’anni fa con 25 centesimi a persona l’ingresso era garantito! Eh già… Il 6 giugno del 1933, infatti, fu inaugurato negli Stati Uniti il primo drive-in della storia, in un luogo chiamato Pennsauken, a pochi km da Philadelphia.

L’idea fu di Richard Hollingshead e nacque dall’impossibilità della madre, una donna in sovrappeso, di potersi sedere su una poltrona dei Palace, i cinema tipici degli anni 20. Si inventò, così, la proiezione dei film su lenzuola inchiodate tra due alberi nel suo giardino, con un proiettore Kodak montato sul cofano dell’auto e con altoparlanti direzionali che negli anni a venire furono poi sostituiti da piccoli altoparlanti in cima ad un palo, uno per ogni auto.

Il 18 maggio del 1933, dunque, Hollingshead mise in piedi una piccola attività su Crescent Street insieme ad alcuni parenti e registrò il brevetto della sua idea che fu però dichiarato invalido dal tribunale nel 1950. Per i primi dieci anni dall’ invenzione, i drive-in non si diffusero molto rapidamente. Il vero boom ci fu negli anni Cinquanta, fino a diventare il passatempo preferito dei giovani negli anni Sessanta.

Il prezzo era davvero accessibile: 25 centesimi a persona e 25 centesimi per le auto.

Il 90% del guadagno per il venditore derivava dalle pop corn, un cibo buono e facile da preparare, e dalla coca cola: il mix perfetto ancora ai giorni nostri! Una formula vincente: costava poco per gli spettatori e altrettanto poco per gli imprenditori a cui occorreva semplicemente un pezzo di terreno, un po’ di cemento, delle casse e un proiettore.

Il successo del drive-in però non andò molto per le lunghe: la diffusione delle nuove tecnologie, uno status sociale di un certo livello e la possibilità di rivendere i terreni acquistati ad un prezzo tre volte superiore, hanno portato al suo decadimento.

Certo è che per noi oggi non esiste immagine più romantica da ricordare…

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Onnivoro cinematografico e televisivo, imdb come vangelo e la regia come alta aspirazione.
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