IL CAMBIAMENTO DELLE CLASSI E LA SENSIBILIZZAZIONE AD AMBIENTE E POLITICA SONO I TEMI BASE DELLA KERMESSE
Giugno al mare? Giammai! A meno che l’odore dell’oceano non inebri le vostre coscienze. Facciamo un salto in California, raccontandovi di cosa accade in questi giorni. È iniziato il Los Angeles Film Festival è un evento cinematografico che si svolge annualmente durante il mese di giugno al Westwood Village di L.A. Un evento di cinema e noi siamo lì con loro, non solo spiritualmente, ma anche fisicamente come faremo da quest’edizione in poi.
Il Festival, che ogni anno accoglie oltre 85.000 spettatori, presenta circa 200 pellicole di cinema indipendente, in special modo nord-americano. Si passa dai lungometraggi ai cortometraggi, dai documentari ai video musicali. La kermesse include anche anteprime mondiali, seminari, proiezioni all’aperto e cortometraggi creati da studenti delle scuole superiori.
Quest’anno, diversi registi hanno puntato i riflettori sulle questioni sociali, sia socio-economico che politiche, la sensibilizzazione eco-friendly è al centro del dibattito filmico americano. Tra questi una “giovane” attivista e filosofa come Grace Lee Boggs, 97 anni, su cui è stato girato un documentario che cerca di portare all’attenzione pubblica le problematiche di integrazione sociale nell’ultimo secolo.
Presente e atteso anche il regista Yoruba Richen che con il suo ultimo lavoro The new black si pone domande sull’omofobia nella comunità afro-americana, scatenando una conversazione appassionata tra diritti dei gay, storia familiare e il ruolo della Chiesa sul territorio degli Stati Uniti. Come sempre prevale il melting pot e nell’annata 2013 il concetto di importanza del cinema come strumento e veicolo di diffusione di messaggi “reali” è accentuato come mai prima d’ora.
Che le stelle di Hollywood prestino severa attenzione, non è tutto oro quello che luccica, nel cinema di alto rango ci vuole anche il coraggio di affrontare temi delicati come quelli proposti con grande dignità nella Los Angeles dei filmakers indipendenti. Chapeu, anzi congratulations and good luck da parte di Film 4 Life, sempre curiosi di cinema. Specie quello indie.