MEIRELLES RITRARE, A 360°, IL SESSO, L’AMORE E LE LORO CONSEGUENZE IN UN FILM CORALE CHE VUOLE STRAFARE
DATA DI USCITA: 20 giugno
VOTO: 2 su 5
A ogni nuova fine corrisponde un nuovo inizio diceva Dylan Dog nel suo numero 200. E se da una parte non vi è personaggio più lontano dal nuovo film di Fernando Meirelles dall’altra non c’è neanche frase più adatta al suo nuovo lavoro, Passioni e desideri, il cui titolo originare 360°, che rievoca la circonferenza perfetta in cui le azioni dei protagonisti della pellicola si muovono unendo storie solo apparentemente molto lontane tra loro, è stato storpiato, come troppo spesso capita nel nostro paese, da due sostantivi che solo in parte spiegano i moti delle vicende appartenenti al lungometraggio.
A Vienna una ragazza fa un provino per delle foto erotiche diventando così la escort di un hotel di lusso. A chiederne immediatamente le prestazioni è un uomo d’affari sotto ricatto la cui moglie sta cercando di troncare una relazione con un fotografo Brasiliano dopo che la sua compagna ha scoperto la relazione e vuole per questo tornare in brasile…
Come tanti tasselli del domino in piedi l’uno accanto all’altro la storia della giovane prostituta è lo spostamento che fa cadere il primo e, di conseguenza, tutti gli altri. Liberamente tratto da La Ronde (Girotondo) di Schnitzler il cineasta brasiliano, attraverso l’assenza di tagli ma con un continuo movimento di camera che porta lo sguardo e l’attenzione dello spettatore da una vicenda all’altra e usando anche a volte lo split screen in maniera molto funzionale, forte di una regia come di consueto molto elegante segue le storie dei diversi personaggi, tutti grandiosi nei ruoli che interpretano, in ogni parte del mondo.
Ambientato tra Vienna, Londra, Parigi, New York, l’Arizona e Rio de Janeiro Passioni e desideri pone al centro di questo valzer di città e persone che amano ma tradiscono il senso di colpa che blocca il bisogno, e il dovere, di dichiarare i propri sentimenti.
Un cast eccelso formato, tra gli altri, da Jude Law, Rachel Weisz, Ben Foster ad Anthony Hopkins da vita a un racconto molto letterario del quale l’unica pecca è forse quella di mettere insieme talmente tante cose (città, persone e sentimenti) da, per colpa dei tempi cinematografici e forse di un po’ di voglia di strafare dello stesso Meirelles, sacrificare alcuni punti e alcune ottime intuizioni per dar spazio a quelle dopo.
Passioni e desideri è un ritratto buono dell’amore e del sesso ai nostri tempi, uno studio cinematografico sulle azioni e le reazioni sentimentali e introspettive di diverse persone appartenenti ognuna a una cultura e a un ceto sociale diverso. Uno sguardo a 360°, appunto, che però non riesce mai ad arrivare fino in fondo.