IN ATTESA DELLA TERZA STAGIONE ECCO COME SI È CONCLUSO IL “PRESIDENZIALE” TV DRAMA DI SHONDA RHIMES (SPOILER!)
L’anno scorso si è fatto timidamente avanti nel palinsesto della ABC una serie tv destinata a diventare un cult. Si tratta di Scandal, creatura televisiva del genio Shonda Rhimes creatrice della longeva Grey’s Anatomy ma anche di Private Practice (chiuso alla sua sesta stagione) e suo spin off.
Con Scandal la Rhimes ha lasciato la certezza delle avventure e degli amori nati tra le corsie di un ospedale e ha portato la sua vena creativa alla Casa Bianca.
Prendendo spunto dal un personaggio realmente esistito, Judy Smith aiutante di George W. Bush durante i suoi mandati presidenziali, è nata così la storia di intrighi e amore tra Olivia Pope (Kerry Washington) e Fitzgerald Thomas Grey III (Tony Goldwin) presidente degli Stati Uniti.
Olivia Pope, ex ufficio stampa della Casa Bianca, ha uno studio per gestione delle crisi che porta il suo nome. Amante del Presidente Fitzgerald la donna ha rinunciato a stargli politicamente a fianco per liberarlo dallo scandalo che avrebbe potuto scaturire dalla scoperta della loro relazione.
Nella prima stagione della serie televisiva ogni puntata aveva era divisa in due parti, una incentrata su un cliente di Olivia e l’altra sulla sua relazione con il Presidente. La seconda stagione però è diventata ha lasciato il format della doppia narrazione essendo gli scandali a corte, di puntata in puntata, sempre più interessanti e complessi da decifrare.
La vittoria di Fitzgerald è stata pilotata, grazie a delle macchine elettorali truccate in Ohio, dal gruppo di sostenitori del presidente che comprendeva, tra gli altri, Olivia, la moglie di Fitz, Mellie (Bellamy Young) e il suo fedele portavoce Cyrus (Jeff Perry). Una volta che il Presidente è venuto a sapere l’accaduto si è sentito tradito dalla bella Pope e ha deciso di lasciarla andare. La story line della stagione è così stata più che altro incentrata, nella prima parte della stagione, su un attentato contro il Presidente e la sua conseguente ripresa dove Olivia ha un ruolo fondamentale e, nella seconda, su come nascondere il defiance prima al Presidente stesso e poi all’intera nazione.
La storia d’amore tra Olivia e Fitz per tutto l’arco di tempo della seconda serie oscilla tra alti e bassi aprendo anche uno spiraglio di luce verso una nuova relazione di Olivia e Jake (Scott Foley) un uomo che, ben presto lo spettatore e in seguito a un incidente Olivia, scoprirà essere stato ingaggiato dal Presidente per controllare la donna la cui casa è sorvegliata da telecamere.
Nelle puntate finali del telefilm, in una stagione dove è stato interessantissimo vedere tra le altre cose il passato di Huck (Guillermo Diaz), aiutante hacker di Olivia ed ex killer CIA da lei salvato, ripulito e rimesso in gioco, e la follia doppiogiochista di Cyrus, proprio quando tra i due protagonisti sembra essere tutto a posto tanto che Mellie annuncia il tradimento del marito e la Pope riesce a trovare un piano per portarlo a suo vantaggio per fare in modo che la sua relazione non comprometta una nuova elezione per il Presidente, da una parte, attraverso un video che Cyrus tira fuori, Fitz scopre la relazione tra Olivia e Jake mentre e dall’altra lei viene a conoscenza del fatto che la ragazza uccisa nella scorsa stagione perché incinta del Mr. President è stata ucciso su suo ordine.
La serie finisce con lei si prepara per una corsa, forse verso la ritrovata libertà, fino a quando, sotto casa, la stampa non l’assale chiedendole se è vero che è lei l’amante di Fitz. Olivia viene salvata dalla calca grazie a una macchina nera dentro la quale c’è un uomo che nelle precedenti puntate gli spettatori hanno spesso visto sia dare ordini a Jake sia dare consigli a Cyrus. Un uomo che sembra non essere dalla parte della Casa Bianca, che sicuramente ha a che fare con l’unità killer della CIA e che la protagonista, nell’ultimissima scena chiama, a sorpresa, papà…