LA NUOVA SERIE ABC FAMILY PRODOTTA DA J. LO PUNTA AL SOCIALE
Se non credevate che J. Lo potesse avere un debole per il sociale dopo la canzone Jenny from the block dovrete cambiare idea: la bella cantante e (quasi) attrice è infatti la produttrice di una serie televisiva che proprio Made in Abc Family la rete statunitense che molto spesso propone serie di argomento familiare con un occhio di riguardo sia ai temi sociali, sia alle così dette minoranze.
The Fosters, questo è il titolo della serie, narra le avventure di una famiglia composta da due mamme Stef Foster (Tei Polo)e Lena Adams (Sherri Laum) la prima una biondissima agente della polizia e la seconda la preside di una scuola. In casa con questa coppia gay e mista vivono: Brandon (figlio naturale di Stef e del suo ex marito) e i gemelli Jesus e Mariana adottati dalle due donne.
A sconvolgere la famigliola stra moderna e felice arriva, direttamente dal riformatorio, Callie, un’adolescente problematica che ha malmenato il suo padre adottivo per difendere suo fratello minore.
Già dal primo episodio si aprono almeno tre story lines: la prima è quella personale di Callie che si scoprirà poi non essere così bulla come sembra visto che il suo ex genitore è un uomo violento e pericoloso, la seconda, e ad ora quella più interessante, è quella della gemella Mariana che di nascosto incontra sua madre per darle dei soldi avuti in cambio delle pasticche di Jesus e la terza riguarda la coppia Stef/Lena la poliziotta infatti farà squadra proprio col suo ex…
Per ora lo show tv sembra seguire bene le vite e le introspezioni di tutti i personaggi. Quello che un po’ colpisce, nonostante la famiglia in questione sia estremamente contemporanea, è che il rapporto tra le due donne innamorate, per ora, risulta totalmente platonico. Sembra di essere in una versione lesbo di Settimo cielo o delle famiglie dei telefilm anni 80’ in cui i genitori avevano solo blandi gesti di tenerezza a coronare la loro passione. Osare un po’ di più avrebbe non solo dato più veridicità al racconto ma anche maggiore dignità all’intero lavoro.
A parte questo The Fosters, almeno al primo sguardo, sembra essere un buon prodotto… per famiglie.