LA REGISTA TESSA BERNARDI E IL SUO CAST DANNO VITA A UN LUNGOMETRAGGIO A COSTO ZERO
L’arte, specialmente la settima, costa e costa parecchio. La verità è con basta una buona idea e la volontà per produrre un film, servono i soldi.
Tessa Bernardi è una giovane regista fiorentina che già anni fa era riuscita a realizzare il sogno di dirigere un film, 10 ragazze, una frizzante commedia on the road che ironizzava sul genere televisivo più in voga degli ultimi anni: il reality show.
La distribuzione della pellicola, (che aveva tra gli interpreti Alessandro Paci, Alessio Nonfanti, Graziano Salvadori, e Ciccio Toccafondi) la Cecchi Gori Group aveva puntato solamente all’homevideo ottenendo un buon successo di vendite.
Nonostante i consensi di pubblico ottenuti dal suo precedente lavoro e una buona idea nel cassetto, che questa volta puntava non più al genere comico ma all’horror, la Bernardi non è riuscita a trovare i fondi per produrre il suo secondo lungometraggio ma solo una distribuzione, la White Rose.
Dopo due anni di ricerche e di conseguenti frustrazioni Daniele Ricci, uno degli attori e degli organizzatori del progetto, ha avuto l’illuminazione di cambiare i connotati alla forma dell’idea avuta da Tessa per renderla più realizzabile dove il concetto di realizzabile diventa immediatamente sinonimo di senza soldi, come la stessa cineasta ammette.
La sceneggiatura di Nocte è nata in due settimane e il suo titolo, che in latino significa nottetempo è legato al fatto che ciò che accade nel film si svolge quasi in tempo reale durante una nottata, nottata in cui lo spettacolo teatrale, omonimo al titolo del lungometraggio, giunge alla sua prova generale nonostante in strada vi siano forti conflitti in quanto il nuovo Governo ha privatizzato la sanità.
Nonostante l’atmosfera al di fuori del teatro, e quella del paese in generale, non sia delle migliori tra manifestazioni, scontri e violenze la compagnia decide di voler fare lo spettacolo senza sapere che all’esterno qualcosa sta per cambiare e il teatro diverrà rifugio della follia…
Come è possibile realizzare un lungometraggio a costo zero? Semplice: i membri del cast hanno tutti un duplice ruolo. Dal protagonista Aulo Sarti che è anche Assistente alla Fotografia a Daniele Ricci che è un altro importante interprete e Direttore di Produzione, passando dalla protagonista femminile Emanuela Mascherini che trova le figure mancanti come Rosario, il parrucchiere, fino ad arrivare alla stessa regista che è anche organizzatrice, a sua suocera che si occupa del catering e a Bruno Nencetti, il Direttore della Fotografia nonché montatore e operatore, che si occupa dell’attrezzatura e dell’ospitalità per chi viene da fuori, ogni persona coinvolta nella produzione del film oltre a metterci il volto e la sua professionalità ci mette anche l’anima e la passione.
E poi c’è lei, la protagonista assoluta senza la quale niente di tutto questo sarebbe potuto accadere: la location, il Teatro Aurora di Firenze che tra sue mura sta ospitando i coraggiosi artisti di questo lungometraggio e che verranno remunerati con una percentuale sugli utili che verranno dalla distribuzione.
Il film uscirà il prossimo inverno e la sua gestazione è troppo audace e ha in sé troppa dignità per poterselo perdere.