Venezia 70: presentati il Concorso ufficiale e le altre sezioni

CONFERMATO IL PROGRAMMA DEL FESTIVAL ITALIANO PER ECCELLENZA. MA I GRANDI NOMI SONO MENO ABBONDANTI DEL SOLITO

Proprio stamattina è stato presentato a Roma il programma del festival, i cui rumour negli ultimi giorni riguardo la presenza di certe star erano sempre più presenti. Ci sarà Fassbender? Ridley Scott? Lars Von Trier? Ahimé, nessuno di questi, ma alcuni nomi di rilievo ci sono sempre.

Cominciando dagli italiani, nel concorso troviamo Gianni Amelio, l’ultimo italiano a vincere il Leone d’oro con Così ridevano (1998 !), con la sua ultima fatica L’intrepido con Antonio Albanese: si tratta della prima commedia del regista, da sempre abituato a drammi familiari di grande respiro. Anche la regista teatrale Emma Dante porta il suo esordio al Lido, Via Castellana Bandiera, così come Gianfranco Rosi, dopo l’acclamato Below Sea Level porterà il documentario Sacro GRA (Grande Raccordo Anulare).

Confermata inoltre la voce secondo cui Terry Gilliam tornerà al Lido per quello che fin da subito si preannuncia come uno dei titoli più interessanti del festival, The Zero Theorem, con Christoph Waltz, Matt Damon e Ben Whishaw (Cloud Atlas). Presenti saranno inoltre Stephen Frears con Philomena, il canadese Xavier Dolan con Tom à la ferme, Philip Garrell con La jalousie, il documentarista Erroll Morris con il documentario su Rumsfield, Hayao Miyazaki con The Wind Rises, la nuova regia di James Franco Child of God e a soli 7 mesi di distanza dalla presentazione a Berlino del suo penultimo film, l’ultimo lavoro dell’instancabile David Gordon Green che con Joe probabilmente porterà Nicholas Cage al Lido, nella speranza che la stella offuscata dell’attore possa rischiararsi. Grande attesa inoltre ci sarà per il nuovo lavoro di Jonathan Glazer (Birth, Sexy Beast) con Scarlett Johannsson nei panni di un’aliena ninfomane, così come per l’ultima fatica di Kelly Reichardt Night Moves con Jesse Eisenberg e Dakota Fanning.

Kim Ki-Duk dopo il trionfo dell’anno scorso quest’anno per il ultimo Mobius si dovrà accontentare del Fuori Concorso, dove ci saranno oltretutto Alex Gibney con il documentario su Lance Armstrong, l’annunciato Cuaron e il secondo film da regista di Steven Knight (sceneggiatore de La promessa dell’assassino), Locke, che porterà sul lido una star del calibro di Tom Hardy; fa strano inoltre trovare un grande nome come Edgar Reitz (Heimat) in questa sezione, così come stupisce la presenza del Kolossal giapponese ispirato a Capitan Harlock in 3D. In Orizzonti non mancherà Sion Sono (presente in concorso due anni fa con Himizu), accompagnato da Andrea Segre, Lukas Modysson e il regista horror Ti West, tra gli altri.

Sicuramente i grandi nomi non mancano, ma lascia un po’ l’amaro in bocca l’assenza di nomi rumoreggiati negli ultimi mesi come Steve McQueen (presente a Toronto), Denis Villeneuve, Daniele Lucchetti, Richard Ayoade e Spike Jonze. Si spera che qualche sorpresa venga annunciata nei prossimi mesi.

Di seguito, l’intero programma di ogni sezione:

Concorso:
“Es-Stouh” (The Rooftops), Merzak Allouache (Algeria-France)
“L’intrepido” Gianni Amelio (Italy)
“Miss Violence,” Alexandros Avranas (Greece)
“Tracks,” John Curran (U.K.-Australia)
“Via Castellana Bandiera,” Emma Dante (Italy-Switzerland-France)
“Tom at the Farm,” Xavier Dolan (Canada-France)
“Child of God,” James Franco (U.S.)
“Philomena,” Stephen Frears (U.K.)
“La Jalousie,” Philippe Garrel (France)
“The Zero Theorem,” Terry Gilliam (U.K.-U.S.)
“Ana Arabia,” Amos Gitai (Israel-France)
“Under the Skin,” Jonathan Glazer (U.K.-U.S.)
“Joe,” David Gordon Green (U.S.)
“Die Frau des Polizisten” (The Police Officer’s Wife) Philip Groning (Germany)
“Kaze tachinu,” Hayao Miyazaki (Japan)
“The Unknown Known: the Life and Times of Donald Rumsfeld,” Errol Morris (U.S.)
“Night Moves,” Kelly Reichardt (U.S.)
“Sacro GRA,” Gianfranco Rosi (Italy)
“Jiaoyou” (Stray Dogs), Tsai Ming-liang (Taiwan-France)

Fuori Concorso
“Space Pirate Captain Harlock,” Aramaki Shinji (Japan)
“Gravity,” Alfonso Cuaron (U.S.)
“Moebius,” Kim Ki-duk (South Korea)
“Locke,” Steven Knight (U.K.)
“Yurusarezaru mono” (Unforgiven), Lee Sang-Il (Japan)
”Wolf Creek 2,” Greg McLean (Australia)
“Die Andere Heimat — Chronik einer Sehnsucht” (Home from Home — Chronicle of a Vision), Edgar Reitz (Germany)
“The Canyons,” Paul Schrader (U.S.)
“Che strano chiamarsi Federico Scola racconta Fellini,” Ettore Scola (Italy)
“Walesa. Czlowiek z nadziei” (Walesa. Man of Hope), Andrzej Wajda, Ewa Brodzka (Poland)

Fuori Concorso – Documentari
“Summer 82 When Zappa Came to Sicily,” Salvo Cuccia (Italy-U.S.)
“Pine Ridge,” Anna Eborn (Denmark)
“The Armstrong Lie,” Alex Gibney (U.S.)
“Ukraina ne Bordel” (Ukraine Is Not Brothel), Kitty Green (Australia)
”Amazonia,” Thierry Ragobert (France-Brazil)
“Feng Ai” (‘Til Madness Do Us Apart), Wang Bing (Hong Kong-China-France-Japan)
“At Berkeley,” Frederick Wiseman (U.S.)

Orizzonti
“Je m’appelle Hmmm…,” Agnes B. (France)
“Bauyr” (Little Brother), Serik Aprymov (Kazakhstan)
“Il terzo tempo,” Enrico Maria Artale (Italy)
“Eastern Boys,” Robin Campillo (France)
“Palo Alto,” Gia Coppola (U.S.)
“Ruin,” Amiel Courtin-Wilson, Michael Cody (Australia)
“Mahi Va Gorbeh” (Fish and Cat), Shahram Mokri (Iran)
“Vi ar bast!” (We Are the Best!) Lukas Moodysson (Sweden-Denmark)
“Wolfskinder” (Wolfschildren), Rick Ostermann (Germany)
“La vida despues,” David Pablos (Mexico)
“Algunas Chicas,” Santiago Palavecino (Argentina)
“Medeas,” Andrea Pallaoro (U.S.-Italy)
“Still Life,” Uberto Pasolini (U.K.)
“Piccola Patria,” Alessandro Rossetto (Italy)
“La prima neve,” Andrea Segre (Italy)
“Jigoku de naze warui,” (Why Don’t You Play in Hell?) Sono Sion (Japan)
“The Sacrament,” Ti West (U.S.)

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