UNA DIVERTENTE COMMEDIA ON THE ROAD NELLA QUALE JENNIFER ANISTON SI CONFERMA LA REGINA DI QUESTO GENERE DI FILM
GENERE: commedia
DATA DI USCITA: 12 settembre
VOTO: 3 su 5
Amore, dovere, bisogno, solitudine: queste e molte altre sono le motivazioni per le quali si decide di metter su famiglia ma, oltre ad esse, il cineasta Rawson Marshall Thurber ne annovera un’altra nel suo ultimo lavoro Come ti spaccio la famiglia (We’re the Millers): il contrabbando di droga.
David è un eterno Peter Pan che, come quando era più giovane, campa grazie alla vendita di sostanze stupefacenti. Un giorno alcuni ragazzi della sua zona gli rubano i soldi e l’erba per questo l’uomo per il quale lavora gli da un’ultima possibilità proponendogli di portare una grossa quantità di droghe leggere dal Messico agli Stati Uniti. Come riuscirci? Semplice, facendo ciò che non ha mai avuto il coraggio di fare nella sua vita ovvero mettendo su famiglia e chiedendo per questo aiuto a Rosie, la sua vicina di casa spogliarellista, a Casey, un’adolescente ribelle, e a Kenny un timido ragazzo ancora vergine. I Millers, la famiglia neo nata parte così per il Messico dando vita a una commedia degli equivoci on the road.
We’re the Millers è sicuramente un film leggero ma non per questo va sottovalutata la buona sceneggiatura, la regia chiara e priva di inutili abbellimenti estetici che sarebbero stati poco funzionali all’azione, una serie di gag affatto scontate e, soprattutto, forte di un perfetto intreccio, e affiatamento, tra i personaggi principali e secondari dove ognuno di loro ha una forte caratterizzazione e un proprio percorso coerente dall’inizio alla fine della pellicola.
Da sottolineare c’è anche la totale mancanza di volgarità gratuita in un genere di film dove spesso si scade in essa per strappare una risata in più nonostante il personaggio interpretato da Jennifer Aniston (che a 44 anni suonati si diverte a giocare e mostrare un corpo perfetto senza ostentare sua palese bellezza sulla quale ironizza in molte riuscite scene) avrebbe potuto facilmente dare adito a misogine scene che invece vengono scongiurate con una buona dose di fantasia.
Oltre ad essere un famiglia nata per un opinabile scopo i Millers sono anche l’unione di diverse solitudini che insieme funzionano benissimo e regalano al pubblico quasi due ore di sincere risate.