UNA GIORNATA DEDICATA ALLA GIOVENTÙ QUASI INTERAMENTE
Continua il nostro reportage giornaliero sulla 66esima edizione del Festival del Film di Locarno, un modo per rendere partecipi anche voi lettori e amanti del cinema di queste giornate all’insegna della settima arte. Splende il sole su Locarno, il lido del lago Maggiore è pieno di gente, specialmente di bambini che giocano spensierati sulla riva. E proprio di gioventù si è raccontato molto questo sabato, attraverso le varie opere cinematografiche proposte.
A dare il via alle proiezioni delle opere in concorso internazionale, ci ha pensato Feuchtgebiete (Wetlands), film tedesco diretto da David Wnendt. È la storia di due ragazze che in rivolta contro il mondo, decidono di lasciar perdere le convenzioni e lasciarsi andare ad ogni tipo di esperienza. Nel momento in cui una delle due viene ricoverata in ospedale, l’occhio della macchina da presa cambia e si concentra sull’incontro e l’inizio di una storia d’amore con un infermiere. Provocatorio a tal punto da coinvolgere e interessare.
Continuando a parlare dei ragazzi, sempre presentato nella categoria concorso internazionale, troviamo Short Term 12, il racconto di una giovane donna che lavora in una casa famiglia per aiutare i giovani bisognosi. All’arrivo nella struttura di una ragazza con un passato simile al suo, ecco che sentimenti e ricordi dolorosi repressi tornano a galla a destabilizzare il suo equilibrio. Un racconto sociale toccante, una storia come purtroppo se ne sentono tante.
A chiudere, in Piazza Grande, ci sarà la prima mondiale della commedia americana We’re the Miller, diretta da Rawson M. Thurber con Jason Sudeikis e Jennifer Aniston. Una famiglia creata su misura per portare dal Messico in America un carico miliardario di droga. La risata è assicurata, prossimamente in arrivo la recensione.