Locarno 66 – Tonnerre: recensione film (concorso internazionale)

LA STORIA DI MAXIME MUSICISTA CHE FARÀ DI TUTTO PER NON PERDERE LA SUA TANTO ATTESA MELODIA

In Borgogna, al centro della Francia, c’è una piccola cittadina che non arriva nemmeno a 5.500 abitanti: è il nome di questo luogo che il cineasta Guillaume Brac prende come titolo del suo lungometraggio ed è qui che lo ambienta.

Maxime è un musicista con alle apalle una mediocre carriera: nonostante dei buoni dischi non è mai riuscito ad andare oltre la nicchia del suo pubblico di affezionati. Stanco della sua vita decide di tornare nella nativa Tonnerre a casa del padre, un vedovo sessantenne legatissimo alla vita, dove un giorno una giovane giornalista di nome Melody lo intervista: tra i due nasce immediatamente una storia che però la ragazza ben presto chiude per colpa del fantasma del suo ex fidanzato, un calciatore del luogo che minaccia la ragazza perché torni da lui.

In quello che sembra il classico paese dove nulla accade e in cui personaggi bislacchi danno colore alle giornate sempre uguali qualcosa cambia esattamente come cambia la personalità di Maxime che per riconquistare la sua amata si riscopre pronto a tutto.

Il grande merito di Tonnerre è quello di catturare immediatamente lo spettatore grazie al protagonista, interpretato da Vincent Maicaigne, per il quale è impossibile non simpazzare fin dall’inizio, seguendo poi il suo percorso interiore, la sua voglia di riscatto che si palesa e e come un bengala esplode luminosa proprio grazie a Melody.

Tra comicità limpida e straziante dramma interiore l’opera prima di Brac disegna un personaggio quasi letterario che tornando alla sua origine risveglia quella parte di sé atavica, carnale, violenta non soffermandosi però solamente sulla parte sentimentale ma riuscendo ad inserire, in questo film dalla sceneggiatura ambiziosa, anche un rapporto padre-figlio contraddittorio ma non per questo fragile e distaccato. Un uomo che ha vissuto per anni nella realizzazione mediocre del suo sogno da musicista proprio quando decide di staccarsi dal purgatorio della sua vita è a casa che trova ad attenderlo la melodia che tanto aveva atteso e che stavolta non si farà scappare.

Tra meravigliosi paesaggi immortalati alla perfezione dalla telecamera del cineasta si svolge una storia che da nuova vita e mille colori diversi a quella che è la storia di un moderno che si tramuta in eroe della sua vita.

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