Shadowhunters – Città di Ossa: Recensione Film

TRASPOSIZIONE CINEMATOGRAFICA DEL PRIMO LIBRO DELLA SAGA FANTASY SCRITTA DA CASSANDRA CLARE

locandina shadowhuntersGENERE: Fantasy/Action

USCITA: 28 agosto 2013

VOTO: 3,5/5

DURATA: 129 minuti

Per chi se lo stesse domandando, Shadowhunters – Città di ossa non è il nuovo Twilight, anche se quando si parla di libri per adolescenti, soprattutto dove i protagonisti sono esseri soprannaturali, non si può fare a meno di paragonarli. L’industria Hollywoodiana sforna un altro film tratto da una saga fantasy, stavolta meno smielata della precedente scritta da Stephanie Meyer e più ricca di azione. Shadowhunters (titolo originale The Mortal Instruments) è un best seller che vanta di avere milioni di fan in tutto il mondo.

La storia è incentrata sulla quindicenne Clary Fray (interpretata da una sempre più brava Lily Collins, “Biancaneve”, “Priest”). La sera in cui lei e il suo migliore amico Simon (Robert Sheehan di “Misfits”) decidono di andare nel locale più trasgressivo di New York, Clary inizia a vedere cose sorprendenti, non visibili ad occhio umano. Come se non bastasse, sua madre (Lena Headey di “Game of Thrones”) scompare dopo una lite furiosa.

Alla disperata ricerca di sua madre, Clary viene attaccata nella sua stessa casa, e infine salvata da un misterioso ragazzo di nome Jace (Jamie Campbell Bower, “The Twiligh Saga”) che la introduce nel mondo degli Shadowhunters, cacciatori di demoni metà umani e metà guerrieri, che per millenni hanno protetto gli esseri umani dalle minacce soprannaturali. Inizia per lei e Simon un viaggio nel mondo degli Shadowhunters, nella loro fortezza nel cuore di Brooklyn, nascosta agli occhi degli esseri umani, nella loro ricerca per un’antica Coppa, che potrebbe condurla a trovare sua madre e scoprire qualcosa di più sul suo passato.

Il cast si compone di giovani attori già conosciuti su larga scala, con l’aggiunta della presenza di Jonathan Rhys Meyers, reduce dal serial “I Tudors”. Tra vampiri, licantropi, streghe e demoni, Shadowhunters ha tutta quella componente fantasy che farà apprezzare il film non soltanto ai fan della saga. L’eroina Clary è una che combatte, non si arrende e ha una grande forza di volontà, e il regista Harald Zwart se ne è subito innamorato.

Zwart ha cercato di essere il più possibile fedele al libro, aiutato da Cassandra Clare durante la lavorazione, e dai fan che hanno sostenuto la realizzazione della pellicola. Colpi di scena, tensione, azione, romanticismo e una buona colonna sonora, fanno di questo film una buona trasposizione cinematografica che sicuramente non deluderà i suoi spettatori.

 

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Linguista, aspirante giornalista, amante del cinema, malata di serie tv, in particolare dei crime polizieschi.