WETLANDS: RECENSIONE FILM SU QUANTO E COME I GENITORI INCIDANO NEL FUTURO DEI FIGLI
DURATA: 109′
VOTO: 4 su 5
Uno sguardo sul futuro, uno sguardo sulla nuova generazione e il suo rapporto con il mondo. Il film girato dal tedesco David Wnendt va ad indagare quanto davvero i genitori possano modellare la vita futuro dei loro figli e come i valori e gli insegnamenti vengano poi recepiti.
In un tempo come quello attuale, dove la famiglia è il principale fattore sociologico ed educativo nell’infanzia dei piccoli, come e quanto padre e madre influiscono nella loro esistenza? C’è subito da dire che Wetlands mette in mostra un caso estremo ma che ben fa comprendere la reale importanza dei genitori a livello comunicativo.
La macchina da presa segue la storia di Helen (Carla Juri), adolescente libertina e anticonvenzionale che proviene da una famiglia borghese. La prepotente e esagerata educazione della madre, malata di pulizia, igiene e buone maniere, fa si che la ragazza regoli la sua vita in modo esattamente contrario, esponendo se stessa a pratiche fisiche e psicologiche dolorose e dannose alla salute. Insieme alla migliore amica Corinna (Marlene Kruse) infatti, provano a superare ogni tabù sessuale mettendo nettamente da parte il buon senso e usando l’organo sessuale femminile come mezzo da usare per testare la vita.
Il vero significato del film però, lo si intende quando la ragazza viene ricoverata in ospedale perché deve essere operata urgentemente alle emorroidi. L’insistenza di Helen nel voler rimanere in ospedale finché i suoi genitori non si incontrino ‘casualmente’ nella stanza ospedaliera, e la ricerca costante della compagnia dell’infermiere Robin, rivelano la fragilità della giovane, cresciuta troppo in fretta e troppo in solitudine. La sfrontatezza con la quale vive la vita non è altro che una maschera per nascondere il dolore provato fin dalla tenera età.
Colorato e rockettaro come la sua colonna sonora, il film di Wnendt ė un’opera originale e interessante, che colpisce lo spettatore per la storia, trattata anch’essa nè in modo convenzionale né superficiale. In ultimo, un’altra nota positiva da sottolineare è per l’interpretazione di Carla Juri, promettente e giovane attrice, linfa vitale che da al film ancor di più un tocco vincente.