DA OGGI AL 29 SETTEMBRE ALLA MULTISALA BARBERINI
È arrivato al terzo anni Mamma li Turchi arrivano con i film! il Festival totalmente incentrato sulla cinematografia turca che vanta come presidente onorario Ferzan Ozpetek intanto alle prese col montaggio del suo atteso Allacciate le cinture sul quale il regista ha detto “devo dire che sono molto contento, una cosa che mi capita raramente a fine riprese. Sarà la vecchiaia che avanza che ti fa piacere tutte le cose che fai”.
Da oggi al 29 settembre il meglio della cinematografica Made in Turchia invaderà la Multisala Barberini di Roma. Il premio onorario del Film Festival Turco di Roma verrà assegnato a Yılmaz Güney ( Adana, 1937 – Parigi, 1984) il re brutto del cinema turco. Durante la serata di Gala, il premio verrà consegnato a Fatoş Güney, moglie del cineasta.
Nella sezione In Memoriam verranno proiettati : Arkadaş (L’ Amico), in cui si racconta la degenerazione sociale basandosi sul concetto di amicizia, Umut (La speranza)- punto di svolta del cinema turco, Sürü (Il Gregge), film più premiato nei festival internazionali.
Il festival, che saluterà il pubblico con Soğuk ( Il freddo), film di apertura, è composto da 3 sezioni oltre In memoriam: Arrivano con i loro film, Così ridono i turchi ed i cortometraggi.
Nella sezione Arrivano con i loro film saranno proiettati i seguenti lungometraggi: Jin, scritto e diretto da Reha Erdem, Şimdiki zaman (Il tempo presente), il primo lungometraggio di Belmin Söylemez, Köksüz (Senza radici ) di Deniz Akçay, storia della perdita dei 4 caratteri – autodistruggendosi.
Nella sezione commedia intitolata Così ridono i turchi, Eyvah Eyvah II (Ahimè ahimè II), di Hakan Algül con i protagonisti Ata Demirer e Demet Akbağ, e Hükümet Kadın ( La Signora Governo) , scritto e diretto da Sermiyan Midyat con Demet Akbağ , faranno ridere il pubblico italiano.
Nella sezione dei corti invece verranno proiettati Musa (Mosè) di Serhat Karaaslan; Evrenin Sonu (Fine dell’Universo) di Eli Kasavi; İstirahat Odası ( Sala da Riposo) di Hakan Burcuoğlu; Belleksiz (Senza Memoria) di Şükriye Aslan; Buhar ( Il Vapore) di Abdurrahman Öner.