UNO SGUARDO AL PILOT DI AGENTS OF S.H.I.E.L.D., LA PRIMA SERIE TV TARGATA MARVEL
”È cambiato tutto dopo New York”; questa frase, pronunciata da Tony Stark in Iron Man 3 è l’emblema, la concezione ed il mantra fondante di Agents of S.H.I.E.L.D., la serie tv-evento prodotta da casa Marvel. Ci troviamo già in piena Marvel’s Phase Two, l’invasione aliena nella Grande Mela ha sconvolto tutti, ora il popolo è pronto a credere all’impossibile; non ci sono più limiti, la fine del mondo è avvenuta e ha dato vita ad un nuovo inizio, estremamente delicato e precario. Gli eroi, adesso, sono prima di tutto uomini e come tali hanno paure, debolezze e tormenti.
Lo sa bene l’agente Coulson, tornato da una ”vacanza forzata” dopo l’incontro ravvicinato con il malvagio Loki. Lui e tutti gli agenti S.H.I.E.L.D. devono costantemente monitorare la situazione mondiale affinché il labile equilibrio venga mantenuto e, cosa più importante, hanno il compito fondamentale di accompagnare la civiltà moderna verso una nuova era fatta di Dei scesi in terra e grandi poteri da gestire ed orientare verso il bene.
Il pilot di Agents of S.H.I.E.L.D. è sostanzialmente questo; un’iniziazione a quella che si può definire come una delle più grandi produzioni televisive contemporanee, possiede in se la narrativa longeva di una seria TV ma al contempo riesce a raggiungere la stessa spettacolarità dei film da cui nasce l’idea. La base, per l’appunto, è stata scritta proprio da Joss Whedon (regista, tra l’altro, di questo primo episodio), la sua progettazione iconografica infatti è riconoscibile nei tratti preponderanti del suo stile che ovviamente ritroviamo in S.H.I.E.L.D.: umorismo, azione, personaggi dal background illimitato ed evocazioni che concatenano gli eventi reali a quelli fantastici, tutti legati da richiami più o meno sussurrati.
È facile allora capire che l’Anno Zero suggerito da Maria Hill alias Agente Smulders (una delle guest star del pilot) è riconducibile a quella data di settembre dove il mondo ha dovuto confrontarsi con un futuro incerto e oscuro, ecco quindi che tangibilità e immaginazione si scontrano e generano nello spettatore sognante un monito forte che richiama alla libertà e alla pace, valori generati e portati avanti da uomini che si mettono al servizio del prossimo, designati per un bene perpetuo ma illusoriamente duraturo.