PUNTANDO FORTE SUL MISTERY, CONVINCE MA CON QUALCHE RISERVA IL NUOVO DRAMA DELLA FOX
Quando una serie tv si apre sulle note di Sympathy for the Devil dei Rolling Stones, tutti i dubbi spariscono all’istante. Sleepy Hollow il nuovo drama sovrannaturale della Fox in onda da lunedì 16 settembre, non sembrava avere la carta vincente per sedurre il pubblico. Invece dopo la visione del pilot, la nuova serie tv nata dai produttori di Frige, convince inaspettatamente anche se la linea tra capolavoro e trash è davvero labilissima. Seppur da qualche mese a questa parte, la serie è stata definita un “bizzarro adattamento televisivo della nota pellicola di Tim Burton”, questo Sleepy Hollow 2.0 tutto sembra tranne che un remake del lungometraggio Burtoniano. Tralasciando questo piccolo particolare, Alex Kurtzman, Roberto Orci e Phillip Iscove, hanno confezionato uno show televisivo dalla mille sfaccettature e soprattutto dalla grandi aspettative.
Ichabod Crane (Tom Mison) circa 250 anni dopo la sua morte, si ritrova catapultato nella Sleepy Hollow del presente. In un mondo molto diverso da come lo ricordava, presto si accorgerà di non essere l’unico a riapparire dal passato: anche il cavaliere senza testa è tornato a seminare morte e distruzioni. Ad aiutarlo nel tentativo di fermare il cavaliere, sarà la giovane detective Abbie Archer (Nicole Beharie). Legati da un invisibile filo del destino, i due protagonisti, capiranno la tranquilla cittadina sta per diventare teatro della millenaria lotta tra bene e male.
Una buona dose di horror, un pizzico di fantasy ed una spruzzatina di humor, è la ricetta fondamentale di Sleepy Hollow. Il pilot è stato elettrizzante ed ha catturato l’attenzione dello spettatore, grazie ad un ritmo sfrenato, a dei colpi di scena ben assestati e soprattutto ad una vicenda che a prima vista fila liscia come l’olio. Eppure nonostante i 44 minuti dell’episodio trascorrono piacevolmente, c’è qualcosa che non convince in Sleepy Hollow. Prima di tutto gli attori; il moderno Ichabod anche se ha un bel visino, non ha il benchè minimo di appel per sedurre lo spettatore e lo stesso discorso va fatto per la giovane detective. Ed inoltre non convince l’intera struttura narrativa della serie, perché se da una parte l’idea di base è ottima, dall’altra il tutto si sviluppa troppo velocemente. Sleepy Hollow quindi scopre le sue carte fin dal pilot, non sarà una mossa troppo azzardata?
Per ora il risultato ha convinto, ma abbiamo qualche riserva in merito, invece il pubblico americano ha promosso a pieni volti questa serie tanto è vero che il “nobile Cavaliere” ha mozzato ben dieci milioni di teste durante la trasmissione. Speriamo che la serie possa mantenere questo ritmo anche durante i restanti 12 episodi.