LA SHOWTIME RIPERCORRE LA STORIA DEI DUE PROFESSIONISTI CHE SCOPRIRONO LA VERITÀ SULLA SESSUALITÀ DELLA DONNA
La sessualità femminile non è gerarchicamente inferiore a quella maschile: ha estrinsecazioni diverse; ma ciò non significa che diverse siano le esigenze sessuali della donna media rispetto a quelle dell’uomo. Questa realtà, ormai appurata, ma non sempre capita o accettata, è stata frutto dell’accurato studio del ginecologo e sessuologo statunitense William Masters e della psicologa Virginia Eshelman Johnson pubblicato poi pubblicata nel volume L’atto sessuale nell’uomo e nella donna.
La ricerca dei due, durata 11 anni e partita negli anni 50’, è stata, per la prima volta nella storia, effettuata su oltre diecimila atti sessuali compiuti da circa 700 volontari tanto da creare non poche polemiche morali ed etiche per l’ottusità di non voler giustificare un’intromissione tanto totale e disinvolta nella sfera più privata dell’uomo, anche se per ragioni scientifiche.
Sulla storia del Dottor Masters e della Dottoressa Johnson il network televisivo Showtime ha ordinato una serie televisiva dal titolo Masters of sex che andrà in onda a partire dal 29 settembre. Lo show tv parte dal primo incontro tra due pionieri della sessualità e nelle sue 12 puntate si soffermerà sulle difficoltà e sul rapporto personale che si instaura tra i protagonisti non tralasciando la loro vita privata e il contesto storico nel quale sono iniziate le sperimentazioni.
In particolare puntata pilota è incentrata moltissimo sull’introspezione di William (Michael Sheen) e Virginia (Lizzy Caplan): lui marito desideroso di essere padre e focalizzato sulla scientificità del sesso, anche nel suo privato, tanto da mettere a rischio la parte affettiva del rapporto con sua moglie e lei donna un passo avanti al suo tempo, con due figli, divorziata, smaliziata e curiosa tanto da accettare di essere l’assistente di un uomo già frutto di polemiche, pur essendo un ottimo ginecologo, e da rimettere completamente in gioco la sua carriera scegliendo anche di riprendere l’università.
L’inizio del rapporto tra i due è basato, inizialmente, sull’istinto di Masters che vede nella Johnson qualcosa di diverso, di nuovo, di coraggioso. Interessante, oltre alla storia, è il contesto sociale in cui la serie tv è ambientata: siamo in un’America divisa ancora tra bianchi e neri e in cui la donna a fatica si sta facendo largo e in cui la sessualità femminile è totalmente sconosciuta tanto che lo stesso Dottore si stupisce della frequente simulazione dell’orgasmo da parte dell’altra metà del cielo agli inizi del suo studio.
Come spesso accade la Showtime è madre di una serie innovativa e diversa, mai qualunquista, che in questo caso non ha paura di essere esplicita e di mettere sul piatto verità che ancora, a 60 anni dalla loro scoperta, qualcuno non sa o fa finta di non sapere.