IL NUOVO FILM DI LUCA BARBARESCHI SULLA SOFISTICAZIONE CRIMINALE DEL CIBO
La sofisticazione criminale del cibo è una delle nuove frontiere della mafia: siglati con marchio “made in Italy” in realtà alcune delle nostre prelibatezze esportate nel mondo sono invece messi sul mercato con materie prime acquistate all’estero, in paesi in cui la qualità e le garanzie a tutela della salute dei consumatori sono decisamente inferiori a quelle stabilite in Italia. Il risultato sono cibi, etichettati come fossero di prima qualità ma che non lo sono, distribuiti ovunque.
Proprio su questo tema è incentrato il nuovo film di Luca Barbareschi, Something Good, produzione italiana della Casanova Multimedia in collaborazione con Rai Cinema e distribuito dalla 01 Distribution.
Una giovane donna, Xiwen, perde il suo unico bambino, Shitou, che muore avvelenato da un alimento adulterato. Nello stesso momento, dall’altra parte del mondo, Matteo lavora per conto del gruppo Feng, una multinazionale con sede ad Hong Kong che, fra molti altri affari, traffica cibo contraffatto nel mondo. Per evitare l’arresto da parte delle autorità italiane e cinesi che gli stanno dando la caccia, Matteo fugge dall’Italia riuscendo a salvare dal sequestro un prezioso carico di alimenti adulterati del gruppo Feng.
Il lungometraggio farà da preapertura all’ottava edizione del Festival Internazionale del Film di Roma e oggi ha aperto ad Hong Kong la settimana dedicata al cinema italiano. Nelle sale arriverà il 7 novembre.