PRIMA PUNTATA GIÙ DI CORDA, E CATTIVERIA, PER LO SHOW DI PUNTA DELLA FOX
American Horror Story è una serie televisiva antologica, ovvero ogni stagione è autoconclusiva e gli interpreti danno vita a personaggi diversi di volta in volta.
Grande successo televisivo della rete Fox, il telefilm in questo autunno è arrivato alla sua terza serie, Coven, che è ha guadagnato cinque milioni e mezzo di telespettatori alla prima puntata.
Rispetto alle due precedenti stagioni, Murder House e Asylum, dopo un incipit storico cruente come da manuale, questo terzo capitolo dello show televisivo, sembra – almeno a prima vista – voler puntare a un pubblico diverso, a un teen target che negli ultimi anni tanto si è appassionato agli horror fantasy.
1800: Madame Lalaurie – il cui nome richiama a serial killer realmente esistita e famosa per torturare schiavi di colore in maniera ripugnante – è una strega Suprema (ovvero ha tutti i poteri) che gestisce un’Accademia a New Orleans, luogo dove le fattucchiere in seguito a Salem si sono trasferita in massa per evitare il rogo, che aiuta le giovani donne a gestire le proprie arti magiche. La donna è ossessionata dalla giovinezza e usa proprio uomini di colore per fare orrendi miscugli di sangue e viscere che sono una mano santa (o in questo caso del diavolo) per la pelle.
Tempi moderni: una giovane ragazza, Zoe, si da per la prima volta al suo amore e, nolente, lo uccide. Scoprendo così di essere una strega viene spedita immediatamente alla famigerata Accademia gestita da Cordelia che tenta di spiegare e al contempo proteggere le quattro ragazze da una realtà che ancora perseguita le streghe se non fosse che sua madre, Fiona, anch’essa ossessionata dalla giovinezza e Suprema come la su citata Madame Lalaurie, arriva alla scuola con idee molto diverse da quelle della figlia e, in seguito a una gita nell’originaria casa della Madame – ora museo – la risuscita.
Questa terza stagione di American Horror Story ha un qualcosa di bipolare: se nelle parti ambientate dell’800’ le belle e funzionali scene horror sono di forte impatto emotivo e visivo, in quella contemporanea sembra più essere spettatori di un teen-drama che punta al fantasy con tanto di scontro generazionale madre-figlia e di stereotipati personaggi post-adolescenti.
Il lato positivo di questa prima puntata sta proprio nel suo finale: Madame Lalaurie è tornata e la sua crudeltà potrebbe dare brio e un aspetto più cruento a una first season davvero giù di corda e cattiveria.