“DIO AMA L’UGANDA” DI ROGER R.WILLIAM ANALIZZA LO SCONTRO TRA FEDE, VIZIO E DIGNITÀ UMANA
L’11 Giugno 2013 è stata approvata la legge anti gay in Nigeria, seguirà l’approvazione in Uganda e subito dopo in Sierra Leone. Circa un anno fa è stata presentata al parlamento ugandese la proposta di legge che tra le tante aberrazioni per il genere umano propone l’ergastolo per i gay, la pena di morte per gli omosessuali malati di HIV e una reclusione di minimo tre anni per tutti coloro che non li denunciano.
La legge venne proposta nel 2009 dal parlamentare ugandese David Bahati, membro di spicco del gruppo religioso e politico di Washington “the Family“ noto per le sue posizioni estreme. Ad oggi, dopo le proteste delle società civili e delle organizzazioni internazionali, sono state apportate alcune modifiche al testo come la sospensione della pena di morte per gli omosessuali. La legge assolutamente non è solo la peggior legge omofoba degli ultimi tempi , a parte quelle del regime nazista ma questa è un’ altra storia, ma la più atroce perdita di diritti e il più violento attacco alla personalità e dignità che si possa scagliare contro l’essere umano .
God Loves Uganda, in anteprima al Sundance Film Festival il 18 gennaio 2013, ha vinto numerosi premi. Il film documentario del regista Roger Ross Williams è arrabbiato, crudo, reale.” Dio ama Uganda “ esplora il ruolo del movimento evangelico americano in Uganda, dove i missionari americani promuovono un pericoloso fanatismo religioso. Un viaggio che segue i leader evangelici in America e in Uganda insieme con i politici e missionari che tentano il compito di eliminare il “peccato sessuale” e la conversione al cristianesimo. Tutto in Africa è fortemente vicino alla religione, le scuole , gli ospedali, le case, il lavoro. Una religione che dà e toglie nello stesso tempo, una religione che viene imposta e che decide le sorti non solo di un uomo ma di un intero paese.
Tramite interviste, racconti reali e la messa a nudo dell’anima dei protagonisti ci si imbatte in un mondo che sembra distorto e con tutte le bugie abilmente costruite a nasconderlo. Il film di Roger Ross Williams è il coltello che squarcia il velo di Maya, è la realtà più cruda che viene celata sotto la terra brulla dell’Uganda. Nel XXI secolo, il nostro, quello in cui viviamo, c’è ancora chi porta odio con l’effigie cucita sul petto di Dio, quello stesso Dio che unì popoli e consacrò l’uguaglianza sotto il nome, oggi dimenticato, di figli dello stesso Padre senza distinzione di sesso, razza, abitudini, gusti o costumi.
‹‹Io un uomo di colore ho fatto questo viaggio e ho trovato l’America›› R.R. Williams