UN DOCUMENTARIO LUNGO 10 ANNI SU QUATTRO VITE SIMBOLO DEI TEMPI MODERNI
GENERE: documentario
DATA DI USCITA: 26 giugno
DURATA: 88′
VOTO: 4 su 5
Un documentario lungo 10 anni, lungo quanto il tempo che è passato tra le immagini girate da Agostino Ferrente e Giovanni Piperno nel 1989 in occasione del lavoro Intervista a mia madre e quelle più recenti, di oggi, che hanno come protagonisti sempre loro, Enzo, Fabio, Silvana e Adele.
È questo Le cose belle il lavoro dei due documentaristi che alterna quello che è stato detto allora e quello che accade oggi sullo sfondo di una Napoli immutata e immutabile.
Un lavoro di montaggio che confronta le speranze, prima, e le disillusioni, poi, di quattro persone divenute adulte che vengono inseguite dalle telecamere ovunque, tra casa, lavoro e vita privata.
Ferrente e Piperno sono il filtro che unisce lo spettatore alle vite di persone qualunque che, sulla colonna sonora neomelodica e struggente e per i vicoli di una città che non viene sfruttata per la sua fragilità ma è solo palco di situazioni comuni e comunemente unite nella difficoltà dei tempi moderni, si raccontano e raccontano la generazione alla quale appartengono.
Le esistenze dei quattro ragazzi, costruite non senza difficoltà su vite e famiglie disagiate, vengono dipinte la verità propria del documentario in una danza lenta che porta il passato e il presente ad abbracciarsi in un solo, lungo, racconto di passato e presente.
È forte, guardando la pellicola, la sensazione che i due cineasti abbiano voluto concludere un lavoro che, ormai 14 anni fa, era stato solo abbozzato: come accade con le persone che si son perse di vista i due hanno voluto vedere, e far vedere al loro pubblico, cosa è accaduto, come è andata a finire in un docu-film che sicuramente è da annoverare tra le cose belle da vedere.